Fondazione Costa d’Amalfi Onlus, schede esplicativa e Statuto della Fondazione, videoclip e foto della Costiera Amalfitana


Fondazione Costa d’Amalfi Onlus, schede esplicativa e Statuto della Fondazione


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SCHEDA ESPLICATIVA FONDAZIONE COSTA D’AMALFI


Le motivazioni, le ragioni, le intenzioni e le speranze che, come associazione Capofila, ci proponiamo di raggiungere con la nascita della Fondazione Costa d’Amalfi, risultano molteplici e sono da ricercare in una serie di fattori ed elementi che sinergicamente possono contribuire, seppure in modo non esaustivo, a cercare di dare soluzioni a problemi organizzativi e gestionali del nostro territorio. Pensiamo che la nascita e la gestione di questa Fondazione, che ha un obiettivo semplice e nobile al tempo stesso, possa raggiungere buoni risultati sul territorio anche in tempi brevi, infatti la crescita civile di una società la si raggiunge, anche e soprattutto, facendo aumentare la partecipazione alla vita sociale, creando una cultura di rete tra diverse realtà associative ed attuando un nuovo modo di FARE relazione tra le persone, le associazioni e gli enti associati. Promuovere sul territorio tutte le iniziative di formazione dei propri attori può apparire, nel breve periodo, limitativo nei risultati, ma certamente, nel medio e lungo periodo, la cultura formativa porterà alla realizzazione della crescita personale, civile e professionale degli attori stessi, contribuendo a creare valore aggiunto. Un esempio per tutti sono i risultati che sul territorio, nel tempo, hanno raggiunto le corali e le manifestazioni collegate, i gruppi teatrali e le loro rappresentazioni, le scuole musicali scolastiche, municipali o private e le formazioni musicali; tutto questo è nato e rappresenta oggi un grande momento aggregante formativo. Attendere che dall’esterno possa giungere attenzione agli operatori territoriali locali ed alla loro crescita, certamente significa non capire alcune filosofie imperanti ed incuranti del fatto che una crescita del territorio può avvenire solo promuovendo gli operatori locali nelle loro iniziative. La Fondazione nasce dalla necessità di aggregare ed unire gli sforzi per fronteggiare, in modo organizzato, efficiente ed esaustivo, le sfide sempre crescenti alle quali il nostro territorio deve e dovrà rispondere nel prossimo futuro, superando singole realtà localistiche similari e talvolta venendosi a trovare anche in contrasto con queste stesse realtà locali. La “mission” che la Fondazione si prefigge:


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  • operare nel rispetto delle singole autonomie;

  • una più efficace organizzazione;

  • un miglioramento nelle relazioni e nella progettualità delle giovani generazioni, elemento vincente per il futuro del territorio.


Informazioni sul video: Tramonti (Piccola Grande Italia, comune della costiera amalfitana (in Campania) con più di tremilanovecento abitanti. Sorge nell’omonima valle che, dai Monti Lattari degrada sul mare, nella penisola Sorrentina–Amalfitanacomune, autore del montaggio video sulla piattaforma di YouTube.com by FAMILYLIFETV dur. 08:43 del 15 febbraio 2008.



Questa unione, insieme ad altre forme aggregative esistenti sul nostro territorio, va realizzata in spirito di servizio, nella nuova cultura dei servizi globalmente intesi, per contribuire anche al miglioramento della nostra offerta turistica, della nostra economia e del nostro vivere ed è propedeutica per essere cittadini attivi in Costa d’Amalfi, coscienti e partecipi alla vita economica e sociale, anche per un’esigenza di sobrietà. C’è in tutti noi la consapevolezza che, oggi più che mai, occorre unire gli sforzi e creare nuove sinergie poiché solo prestando grande attenzione e sensibilità al mondo del volontariato potremo dare risposte concrete ai bisogni delle persone in difficoltà. E siccome queste ultime sono dietro l’angolo di ognuno di noi, occorre un nuovo atteggiamento e disponibilità di ogni attore in campo. Tutti noi, cittadini ed istituzioni, saremo chiamati nei rispettivi ruoli ad una presa di coscienza collettiva per fronteggiare le sfide future e rispondere nel giusto modo alle attese ed ai bisogni. Le mutate condizioni economiche ed una nuova visione della realtà che ci circonda, ci hanno spinto ad accelerare un processo di aggregazione ormai ineludibile con la proposta della Fondazione Costa d’Amalfi che vuole essere soprattutto un momento di confronto e di aggregazione sul territorio. La Fondazione si pone anche come cassa di risonanza per l’adozione di soluzioni condivise che scaturiscono dal confronto tra i cittadini, dalle loro esigenze per il futuro delle giovani generazioni. Da considerare, infatti, che l’assenza di strumenti di osmosi amministrativa, come ad esempio la Fondazione, non consente una univocità di intenti per il bene comune e questo, aggiunto alle condizioni nelle quali versa il territorio sia sotto l’aspetto solidale che sociale, rende ancora più difficile che emergano talenti ed ingegni. Le Fondazioni rappresentano pertanto il naturale sviluppo delle politiche associative nazionali delle grandi associazioni di volontariato e la Fondazione Costa d’Amalfi, in quanto rete sul territorio, ne è la naturale conseguenza, anzi proprio la Fondazione sarà uno stimolo a tutte le associazioni, siano esse operanti e/o in difficoltà, ad una nuova filosofia di rete di collaborazione, sempre nel rispetto delle specificità e delle autonomie.. La Fondazione nasce su base volontaristica, in conformità alle norme che regolano le ONLUS, quindi tutte le risorse, dettati i limiti normativi e gestionali, andranno in maniera esclusiva alle iniziative che la stessa porrà in essere, sia in modo diretto che in compartecipazione strutturale. Siamo di fronte ad una nuova stagione del “WELFARE”, ed è per questa ragione che, formando operatori locali per iniziative sul territorio e valorizzando i giovani e le loro iniziative, tutti potranno trarne vantaggi. Non possiamo pensare (e né la Fondazione intende stare a guardare) il processo lento, ma inesorabile, di impoverimento culturale. La Fondazione intende promuovere la cultura, le tradizioni e tutte le associazioni locali nonché le loro iniziative, perché solo in questo modo, salvaguardando la nostra identità, cultura, professionalità e volontà, potremo dare ed assicurare ai nostri figli la conoscenza di un territorio attento alle nostre identificazioni culturali. Abbiamo la nostra musica di cui essere orgogliosi, la nostra tradizione secolare, le nostre vocalità che si perdono nel tempo, la nostra storia, il nostro paesaggio, il nostro territorio La Fondazione Costa d’Amalfi vuole essere la Fondazione del FARE, del FARE giornaliero e dell’aiuto reciproco, azioni che hanno nella progettualità sociale il pilastro fondante di quel mondo del volontariato che cerca ogni giorno di stare vicino alla gente dando una mano, in modo disinteressato e senza avere la presunzione di essere esaustiva ma di OPERARE CON, di aiutare, non di coordinare impegni altrui ma di creare spazi per OPERARE INSIEME. In un mondo che cambia, compito delle Istituzioni è stare vicino ai problemi della gente con tutti i mezzi e gli strumenti possibili che l’odierna normativa consente alle Istituzioni stesse. Il nostro passato e la nostra cultura sono intrisi di personaggi eroici, romantici che con la solidarietà aiutavano gli altri nei loro bisogni, i deboli, gli indifesi, i bambini, i malati, i diseredati ed è con questa cultura che nel periodo moderno è nato lo stato sociale o welfare. La Fondazione pone il fondamento della sua “mission” sulla responsabilità sociale alla quale tende con le sue azioni ed i suoi comportamenti in puro spirito solidaristico. Una società civile che fa della solidarietà la sua ragione di esistenza, che crede possibile “VIVERE PER” consente a tutti di migliorarsi e di sperare in un mondo più a misura dell’uomo, più vivibile, insomma un mondo migliore. Una società che non fa cultura e formazione, crea disagio e dipendenza; se non aiuta suscita emarginazione, se non fa relazione determina chiusura e se non dialoga genera scontro. Siamo convinti che è possibile trovare nella nostra storia i motivi per cui gli Amalfitani, tra i primi nel mondo, ponevano al centro delle loro attenzioni non solo la conquista ma soprattutto l’aiuto a tutti senza esclusioni di razza, popolo, religione e lingua. La Fondazione intende operare senza spreco di risorse, con trasparenza ed etica nelle proprie azioni e nei comportamenti dei singoli; insieme possiamo e dobbiamo farcela e pensiamo che è possibile svolgere la nostra azione operando in spirito volontaristico e collaborativo con tutti: pubblico, privato, istituzioni e liberi cittadini. La Fondazione Costa d’Amalfi vuole operare in un modo nuovo di vedere la solidarietà: SOLIDARIETÀ CREATIVA PER LA PACE E CONTRO TUTTE LE POVERTÀ. Nel mondo attuale è in atto un tragico circolo vizioso tra povertà e conflitti, tra fame, ingiustizia e violenza; c’è però, nel villaggio globale, anche una possibile circolazione positiva: l’alleanza fra economia, politica e partecipazione attiva della società civile, elemento indispensabile per il vero sviluppo. La valorizzazione delle persone, della loro cultura, delle loro tradizioni e delle forme di associazionismo porta al vero coinvolgimento dei cittadini e quindi al bene comune, unica vera possibilità di un mondo di pace: SAPERE PER ESSERE PRONTI E DISPONIBILI. Dedicare la propria vita a portare sollievo e conforto a chi è oppresso e bisognoso, dovrebbe essere e dare il senso alla vita di ognuno di noi; gli eroi dei nostri giorni, infatti, che si prodigano per i più sfortunati della società senza nessun interesse personale, non accendono la fantasia ma rendono, nell’ombra, un servizio prezioso ai loro simili, perché la nostra società impone il modello dell’egoismo totale. Il sentimento di solidarietà si è molto attenuato nella nostra epoca, in cui trionfa il materialismo e di conseguenza l’egoismo. Ognuno pensa a sé ed ai propri interessi, cercando di arricchire e migliorare la propria vita a qualunque costo. Così si diventa giorno per giorno indifferenti ai richiami di aiuto, specialmente a quelli provenienti dai bambini malati; si diventa sordi ai legami di affetto, amicizia, solidarietà e fraternità. In teoria ed a parole, forse più di prima, si proclamano principi e valori, che vengono puntualmente disattesi nella realtà dell’agire individuale e collettivo, con la giustificazione che la vita moderna costringe a ritmi di lavoro stressanti, che non lasciano il tempo per accostarsi ai propri simili ed ascoltare senza insofferenza il racconto del dolore e dei problemi altrui. Ognuno tende istintivamente a rifiutare chi soffre: la vista della malattia, della povertà e della diversità provoca un senso di fastidio o addirittura di ripugnanza. È come se ci volessimo “guastare la festa”, ricordando che la vita non consiste solo nel prendere ciò che ci serve e piace, ma che ci sono anche dure realtà con cui confrontarsi e che non sono tanto lontane da noi da non esserne “contaminati”. Ma come dice Manzoni “la vita non è già destinata ad essere un peso per molti ed una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto”. La Chiesa postconciliare, più coerente col suo insegnamento, è in prima linea nel dimostrare solidarietà ai più bisognosi, sostenendo che chiunque ha diritto ad essere assistito, di qualunque razza o provenienza sia. L’amore per il prossimo dovrebbe essere per tutti il tema conduttore di qualsiasi esistenza, estrinsecandosi concretamente nella solidarietà verso chi soffre. La Fondazione auspica una nuova visione del rapporto istituzioni–volontariato improntato alla totale collaborazione ed autonomia, punta ad una grande partecipazione gestionale, sinergica, popolare e democratica chiedendo alle istituzioni la designazione di componenti che non siano espressione del potere politico, bensì della società civile. La Fondazione si ispira ad una gestione democratica, non oligarchica delle iniziative, dove il volontariato di base ricopre il ruolo prioritario, ed alla partecipazione improntata ad una trasparenza tramite giornale elettronico di cassa. Crediamo nell’aiuto reciproco come promozione e crescita civile di un territorio, come scelta di servizio al paese, per il futuro dei giovani e come nuova filosofia relazionale tra gli abitanti. La Fondazione vuole sensibilizzare e sviluppare la conoscenza reale delle difficoltà in cui tante famiglie si trovano ad operare nei rapporti con le istituzioni. Nella nostra società si é spesso portati a lavorare remando contro, a vedere le differenze pensando che siano una forma di emarginazione o rifiuto di collaborazione. Nelle differenze c’è la necessità di mettersi insieme e trovare la strategia che possa utilizzarle. Non aspettiamoci che altri risolvano i nostri problemi, diamoci da fare e prendiamo coscienza del nostro ruolo di cittadini creando nuove forme di sinergia. Stiamo lavorando sulla formazione e cooperazione: c’è spazio per tutti, abituiamoci a lavorare tutti insieme. Una delle cose che manca, in questa nostra società decaduta è la fiducia nel futuro e la nascita della Fondazione è fiducia, è rete tra le associazioni per realizzare infrastrutturazione sociale: è il futuro! Siamo di fronte ad una scommessa che andrebbe posta tra le priorità delle cosiddette sfide nel nostro tempo, quelle che determinano il futuro: la capacità di pensare e costruire una “SOCIETÀ COESA”, fondata non tanto sulla difesa di culture contrapposte, quanto piuttosto sull’incontro di culture, favorendone la relazione, lo scambio ed il rapporto. Per scongiurare lo scontro, infatti, è necessario trovare le strade dell’incontro e della relazione. La Fondazione Costa d’Amalfi si propone la Fondazione delle piccole cose, dei piccoli eventi, dell’attenzione a tutti, del turismo a dimensione umana e culturale. La Fondazione intende promuovere un turismo sostenibile sul territorio, sensibile ai bisogni di tutti, non solo economia per pochi ma crescita ed occasione per tanti. Non crediamo di essere presuntuosi nell’essere convinti assertori che questa Fondazione può rinverdire la storia gloriosa della nostra Repubblica Amalfitana e di tutta la Costa d’Amalfi ed il semplice fatto dell’esistenza di questo documento dimostra che la Fondazione Costa d’Amalfi è già storia ed in essa ha scolpito, con i caratteri d’oro del volontariato, il suo nome affinché le giovani generazioni possano leggerlo nel futuro e proseguire il cammino nel solco tracciato nel terreno dell’altruismo.


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SCHEDA INTEGRATIVA STATUTO FONDAZIONE COSTA D’AMALFI


TITOLO I – DENOMINAZIONE E SEDE

Art. 1 – Natura, denominazione sede

La Fondazione è un soggetto giuridico privato, dotato di autonomia statutaria, finanziaria e gestionale, ed è una ONLUS. La Fondazione può accogliere nel suo interno, tutte le istituzioni pubbliche, le altre Fondazioni, le Onlus ed i soggetti privati fondatori. . La Fondazione può operare con tutte le realtà non ONLUS in sinergia tramite convenzioni o con protocolli d’intesa operative. La Fondazione ha nella sua territorialità un fondamento della sua azione, nello spirito di autonomia periferica gestionale verso la quale il nostro paese sta andando con il federalismo fiscale ed operativo. . Attingere alle proprie forze, se può apparire riduttivo nel breve periodo, diventa formativo nel lungo periodo ed il miglioramento formativo gestionale periferico non può che rendere un servizio al paese. Gli Enti Pubblici e privati, le associazioni ed i singoli cittadini che ne fanno parte devono avere come impianto giuridico e fiscale quello delle ONLUS.


Art. 2 – Sede

Nella definizione organizzativa della sua operatività non c’è nessuna preclusione per sedi operative, purché funzionanti ed ergonomiche, magari consedenti con associazioni aderenti localmente alla Fondazione, dove le attività sono premianti nel settore Onlus. Un discorso a parte per le sedi secondarie; l’utilizzo di sedi va visto come possibilità anche di operare congiuntamente ad altre realtà; questo sistema crea rete e non comporta aumento di costi gestionali.


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TITOLO II – SCOPI E MEZZI

Art. 3 – Finalità

La Fondazione ha le seguenti finalità:

a) la promozione del volontariato, ma sopratutto la realizzazione di momenti formativi – siano essi di base che specialistici – è una scelta strategica per la Fondazione, perché solo con una formazione completa il mondo del volontariato, nelle sue peculiarità, può trovare una collocazione sociale ed una valenza. Una volta per tutte occorre un’azione congiunta di tutti affinché le iniziative che si svolgeranno in Costa d’Amalfi vedano i propri abitanti compartecipi ed attori di alcuni processi. Noi tutti sappiamo che il volontariato può e deve rappresentare un momento di crescita culturale di un territorio e soprattutto un grande momento di aggregazione fra persone, enti ed associazioni. Il volontariato non deve sostituirsi alle Istituzioni, né deve neanche lontanamente pensare di porsi in una cultura di sudditanza, vero dramma di alcune associazioni di volontariato al sud. Il volontariato è la libertà di fare per gli altri, è gioia di sentirsi utili e soprattutto per molti ragazzi è un grande momento di crescita civile e sociale di una società. Non sempre qualcuno nelle Istituzioni comprende il mondo del volontariato che, infatti, non è e non deve essere la panacea per la risoluzione di alcuni problemi ma, se gestito in piena autonomia e rispetto reciproco, contribuisce certamente al bene comune. La Fondazione ha tra gli scopi prioritari far crescere il mondo del volontariato che non deve chiudersi, come spesso succede, bensì deve essere vissuto con gioia e positività. Un volontario non può e non deve rassegnarsi ma deve attivarsi nei limiti delle sue competenze e del suo servizio a cercare di risolvere alcuni problemi nel suo piccolo, e deve anche sensibilizzare gli organi competenti ad una maggiore attenzione ai problemi della gente;


b) la cultura dell’assistenza che dovrà, nel futuro, trovare nuove forme di operatività, gestione, ed una rete sul territorio che tenga conto delle peculiarità proprie di ogni associazione in modo da dare risposte esaustive ai bisogni della popolazione affinché nessuno debba sentirsi solo od incapace di dare risposte ai bisogni altrui. In un sistema complesso ognuno può e deve fare la propria parte e la gestione del tempo per gli altri deve essere reciproca e compatibile;


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c) pensare che nel futuro il turismo sia mero appannaggio di una fascia della popolazione di nicchia, significa non capire i processi storici nei quali l’economia si troverà a competere. Turismo sociale non significa turismo approssimativo o non economico, bensì turismo che tenga conto delle fasce sociali di una società che a volte vede in modo alternato momenti di crescita e di crisi economica. Turismo sociale significa consentire ai meno fortunati di poter usufruire di opportunità di movimento e significa anche capire che il turismo come conoscenza del territorio e spazio di vivibilità può essere anche una risposta economica strutturale alle strutture già esistenti. Turismo solidale significa anche accogliere nelle proprie strutture persone con difficoltà, creando per loro strutture compatibili e funzionali, e quindi considerare il “diversamente” non come un problema ma come una capacità di accoglienza da parte del territorio;


d) rendere fruibile un bene o un sito, facente parte del patrimonio della Fondazione, consente al pubblico di avere spazi di incontro e creazione di momenti di confronto e crescita, salvaguardandone comunque la migliore conservazione e gestione oculata;


e) la scelta di fare rete nasce da una esigenza di creare sinergie in un mondo quale è quello del volontariato che per dare risposte sempre più complesse ai bisogni delle persone ha necessità di maggiori eterogeneità e professionalità che non possono essere patrimonio di singole associazioni; la rete poi consente risultati migliori e abitua le singole associazioni ad un gioco di squadra. Altro elemento importante è il voler operare anche fuori ambito territoriale. Voler restringere, infatti, l’operatività territoriale di una Fondazione significa non capire la funzionalità della rete; identificazione territoriale operativa ma grande apertura operativa e gestionale in altre realtà. Nella realizzazione degli eventi, la Fondazione porrà la massima attenzione affinché, ove compatibile con l’evento, ci siano riferimenti alla storia, alle tradizioni ed alla cultura locale. Non ha senso proporre modelli culturali esterni in un quadro di promozione locale: abbiamo la nostra cultura, la nostra musica, la nostra gastronomia, etc., etc., ed è sicuramente più conveniente e formativo per il territorio migliorare la nostra offerta globale culturale e formativa. La Fondazione assegna il suo logo solo alle manifestazioni dove le realtà locali sono preminenti nella gestione di ogni singolo evento, garanzia per lo sviluppo formativo di operatori locali e per il miglioramento culturale e formativo degli abitanti della Costa d’Amalfi. Che senso ha attingere sempre e solo all’esterno del territorio per realizzare momenti formativi? Stiamo assistendo ad una vera forma di colonialismo culturale e gestionale, aiutato da una filosofia esterofila di qualcuno. Apertura al confronto ed alle idee non significa impoverimento ed annullamento delle radici locali culturali. Il compito che la Fondazione si pone è quello dell’aiuto e della crescita reciproca formando sul territorio una cultura del volontariato ed operatori volontari capaci di dare risposte alle emergenze, anche sociali, nelle quali si trovano e si troveranno gli abitanti della Costa d’Amalfi. La Fondazione si propone di perseguire altresì esclusivamente finalità di solidarietà sociale e di arrecare benefici a persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psicologiche, economiche e familiari. Aiuto e crescita reciproca, tra le persone e le associazioni, tra volontari e popolazione, per un modo diverso di cittadinanza.


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Art. 4 – Operatività

La Fondazione adempie le proprie finalità e può:

  • promuovere ed effettuare studi e ricerche, organizzare incontri, seminari, convegni nazionali ed internazionali su valori storici, culturali ed ambientali che facciano riferimento alla Costa d’Amalfi;

  • costituire e⁄o gestire un archivio ed una biblioteca specializzata su tematiche che facciano riferimento alla Costa d’Amalfi;

  • realizzare momenti formativi di base aperti all’intera popolazione;

  • promuovere e curare le edizioni a mezzo stampa, video multimediale degli studi, dei convegni e dei seminari, sia nella prospettiva della divulgazione, anche a titolo oneroso, che in quella della ricerca;

  • promuovere, curare, collaborare a riviste, anche scientifiche e storiche, atte alla divulgazione e promozione delle attività della Fondazione e degli eventi in genere che si verificano in Costa d’Amalfi;

  • realizzare momenti di formazione per il volontariato italiano ed internazionale;

  • promuovere e realizzare una cultura sanitaria di base;

  • pianificare iniziative di promozione e valorizzazione del volontariato e dell’impegno civile;

  • gestire scuole di formazione di base e di alta specializzazione nei settori rientranti nelle finalità, aperte e libere in ambito internazionale.

Per il raggiungimento degli scopi e delle finalità associative, la Fondazione può intrattenere e⁄o promuovere rapporti di collaborazione e stipulare eventualmente convenzioni con enti pubblici e privati, fondazioni, Università ed Istituti di ricerca nazionali ed internazionali. È fatto divieto alla Fondazione di svolgere attività diverse da quelle sopra elencate, salvo che si tratti di attività direttamente connesse o annesse a quelle istituzionali, ovvero ad esse strumentali in quanto integrative.


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Art. 5 – Patrimonio e risorse finanziarie

La quota iniziale, da versare da parte di ogni socio fondatore (persona fisica) alla costituzione è pari ad € 100,00 (Euro Cento⁄00). La quota iniziale stabilita per ogni socio fondatore, tende a realizzare il massimo della partecipazione possibile a livello popolare, oltretutto essa consente comunque di essere annoverato tra i fondatori di un progetto che potrebbe nei fatti contribuire alla nascita di una nuova cultura di partecipazione. La quota iniziale, da versare da parte di ogni associazione fondatrice è pari ad € 300,00 (Euro Trecento⁄00). La scelta di questa quota tende a grandi partecipazioni associative, sempre però con alcune caratteristiche compatibili con le norme statutarie. La quota iniziale, da versare da parte di ogni Comune fondatore alla costituzione è pari ad € 1,00 (Euro Uno⁄00) per ogni abitante, dati al censimento ultimo. Il contributo di un euro per abitante sancisce nei fatti una partecipazione popolare di tutti gli abitanti a questo processo fondativo e non crea problemi di partecipazione tra i comuni. Per tutti gli altri soci fondatori, siano essi enti pubblici che privati, la quota iniziale dovrà tener conto della sua natura giuridica ed organizzativa e di tutti gli elementi di partecipazione. Bisogna considerare infatti che lo scopo primario è la partecipazione di diversi soggetti e quindi al momento dell’adesione occorre valutare la sua presenza, che sia partecipativa e non emarginante. Altro elemento importante è che tutte le quote che vanno accreditate sul conto corrente bancario, costituiscono patrimonio della Fondazione, così da rendere trasparentissima la lettura del giornale di cassa elettronico. Ogni anno l’assemblea dei soci delibererà l’importo da far versare ai nuovi soci all’atto dell’adesione e la quota annuale di partecipazione per ogni socio della Fondazione. Questa norma sancisce in modo evidente il vantaggio di essere socio fondatore della Fondazione, significa avere un ruolo importante e consente alla Fondazione stessa di iniziare un cammino di aggregazione sul territorio. Essere soci fondatori ha anche un notevole vantaggio economico e di rappresentanza, infatti essi avranno nella prima fase un ruolo da protagonisti. Le quote associative annuali dei soci, nella misura che anno per anno stabilirà l’assemblea degli stessi, variano per ogni realtà. Anche in questo caso bisogna, nello stabilire le quote associative annuali, tener conto della natura dei soci, siano essi privati, associazioni od enti pubblici, a cui va comunque garantita la rappresentanza anche in funzione della loro partecipazione e gestione finanziaria. Costituiscono anche patrimonio e risorse finanziarie della Fondazione:


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  • contributi di enti pubblici ed organizzazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali;

  • sovvenzioni, lasciti e donazioni;

  • entrate legate a prestazioni di servizi effettuati dalla Fondazione;

  • residui di eventuali lotterie, pesche o banchi di beneficenza organizzate per finanziare attività istituzionali;

  • proventi derivanti dalle attività economiche e finanziarie svolte direttamente od indirettamente dalla Fondazione e dalla vendita di pubblicazioni, prodotti audiovisivi di manifestazioni organizzate o promosse dalla Fondazione;

  • interessi e proventi finanziari di qualsiasi natura;

  • contributi in denaro versati a titolo di liberalità dai sostenitori, a qualunque titolo;

  • contributi in qualsiasi natura, lasciti o donazioni apportati dai fondatori, dai sostenitori, da società, enti pubblici e privati ovvero da privati cittadini, con espressa destinazione ad incremento del patrimonio della Fondazione;

  • somme derivanti dai redditi e dagli avanzi di esercizio che il Consiglio direttivo statuirà siano finalizzati all’incremento del patrimonio.


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È fatto divieto alla Fondazione di distribuire, anche indirettamente, ai soci ed agli amministratori, utili o avanzi di gestione, nonché altri fondi e riserve. La Fondazione ha l’obbligo di impiegare gli eventuali utili o avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali o di quelle ad esse direttamente connesse.


TITOLO III – ORGANI SOCIALI

Art. 7 – Soci

Il Comune e tutti gli Enti pubblici che intendono far parte della Fondazione possono designare nell’assemblea dei soci un loro rappresentante che non ricopra cariche elettive politiche, scelto tra i suoi abitanti residenti o della Costa d’Amalfi, per i suoi valori di riferimento nel mondo del volontariato, nel mondo scientifico e culturale, nel mondo dell’impresa e delle associazioni di categoria. L’Ente pubblico ha la possibilità di designare un suo rappresentante che sia vera espressione del volontariato sul territorio, quindi una persona che abbia conoscenze e competenze per gestire e rappresentare il mondo del volontariato. Chi è chiamato a rappresentare l’Ente deve essere una persona impegnata concretamente nel mondo del volontariato e che sia disponibile con tutto il mondo eterogeneo e composito del volontariato operativo. Il Comune può incentivare anche la partecipazione alla Fondazione di realtà associative ONLUS già presenti ed operanti sul territorio della Costa d’Amalfi, che svolgano azione meritoria solidaristica e promozionale assumendone gli oneri di partecipazione economica. Questa è un’occasione importante per l’ente pubblico di trasmettere e far crescere nel suo territorio la cultura delle Onlus, la cultura anche della legalità associativa e della trasparenza, impegnandosi nei fatti a promuovere e creare sinergie gestionali continuative ed operative.


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Art. 9 – Assemblea dei Soci

L’assemblea è convocata e presieduta dal Presidente almeno una volta all’anno, mediante avviso scritto (oppure a mezzo e–mail con conferma di ricezione, di recapito e di lettura, o fax certificato) inviato a ciascun associato almeno quindici giorni prima del termine fissato per l’adunanza. Questo concetto rende veloce e certificata ogni convocazione assembleare, diminuendo i costi e creando rete di comunicazione democratica, oltretutto non hanno senso alcune comunicazioni cartacee, con dispendio di carta, tempo, francobolli, etc.. Nell’intento di velocizzare l’operatività, ogni comunicazione avverrà via e-mail alla casella di posta elettronica precedentemente autorizzata o via fax al numero autorizzato; indicazione che ogni socio comunicherà al momento della sua operatività con la Fondazione.


Art. 10 – Consiglio di Amministrazione


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La carica di componente il Consiglio di amministrazione è incompatibile con qualunque carica elettiva politica; La logica di incompatibilità nasce anche e soprattutto nel voler scindere i ruoli tra chi, eletto dal popolo, dovrebbe gestire la politica e chi, facendo volontariato, occupa un ruolo diverso in società. Essere rappresentanti di un Ente in una Fondazione senza esserne parte integrante rafforzerebbe il ruolo istituzionale stesso dell’Ente e darebbe maggiore valenza al rappresentato. Nessun componente il Consiglio di amministrazione percepisce compenso per il suo servizio, fatte salve le spese effettivamente sostenute per l’adempimento delle sue funzioni nel decoro della Fondazione (che rispondano a criteri di economicità). Pensare ad una associazione di volontariato dove i componenti il Consiglio di Amministrazione percepiscano compenso appare assurdo ed è per questo motivo che, conformemente a quanto previsto, si è voluto adottare anche la formula del criterio di economicità. Le risorse finanziarie vanno usate e gestite unicamente per gli obiettivi e le linee guida. I componenti del Consiglio verranno nominati dall’assemblea dei soci, mentre i rappresentanti delle Fondazioni e degli Enti Pubblici verranno designati dai soci fondatori salvo garantire per due terzi la rappresentanza delle associazioni di volontariato Onlus fondanti la Fondazione Costa d’Amalfi; dovranno rappresentare il mondo del volontariato Onlus, operante sul territorio. Solo i rappresentanti del mondo del volontariato possono e devono essere componenti il consiglio di amministrazione; in questo modo gratuito e disinteressato il volontariato crescerà sul territorio. In tutti i casi in cui durante il mandato venissero a mancare uno o più consiglieri, il consigliere mancante designato dalla Fondazione esterna o dall’Ente Pubblico socio fondatore dovrà essere designato dalla Fondazione o dall’Ente stesso, mentre gli altri consiglieri andranno rieletti da una nuova assemblea dei soci. Questa norma tutela le rappresentatività istituzionali in seno al Consiglio di Amministrazione scindendone i ruoli dalla rappresentanza assembleare; ciò consentirà all’ente pubblico di conservare la sua rappresentatività, sempre salvaguardando la sua funzione di espressione del mondo del volontariato territoriale.


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CAPO II – IL PRESIDENTE

Art. 12 – Il Presidente

CAPO III – COLLEGGIO DEI REVISORI DEI CONTI

Art. 13 – Colleggio dei Revisori

TITOLO IV – AMMINISTRAZIONE E NORME GENERALI

Art. 14 – Il Bilancio

Art. 15 – Gestioni utili

Art. 16 – Ordinamento e contabilità


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Ogni pagamento, escluse le utenze e le tasse, va effettuato con disposizione di pagamento firmata dal Presidente o Vice Presidente, dal Segretario⁄Direttore e Tesoriere. Sul conto corrente bancario della Fondazione è posto divieto di prelievo interno di contanti o con assegno bancario, fatte salve le utenze e le tasse. La contabilità va assegnata ad un ragioniere esterno, non dipendente della Fondazione. Avere un ragioniere esterno non dipendente è garanzia di imparzialità e professionalità, ed è certezza di trasparenza.

Art. 17 – Funzioni Direttive

Le funzioni direttive sono esercitate dal Direttore Generale⁄Segretario della Fondazione. L’Ente avrà anche dirigenti di settore, nominati dal Consiglio di Amministrazione, che ne definirà le attribuzioni ed i mandati.


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TITOLO V – DEVOLUZIONE PATRIMONIALE E NORME DI CHIUSURA

Art. 18 – Durata e estinzione della Fondazione

La Fondazione non ha limiti di durata. La Fondazione si estingue: a) quando diviene impossibile realizzare le finalità e gli scopi deliberati; b) quando viene deliberato dall’assemblea generale dei soci in convocazione straordinaria con le maggioranze di cui all’art. 9; c) quando ricorrono le cause di estinzione previste dalle normative vigenti. In caso di estinzione, da qualsiasi causa determinata, il patrimonio residuo è devoluto a favore di altre organizzazioni senza scopo di lucro aventi finalità analoghe o connesse con quelle della Fondazione sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190 della L. 662⁄96, salvo diversa imposizione prevista dalla Legge. Al fine di provvedere alle attività di liquidazione, la Fondazione nomina uno o più liquidatori che possono anche essere scelti tra i membri del Consiglio di amministrazione uscente.

Art. 19 – Materie non contemplate nel presente Statuto

Per le materie non contemplate nel presente Statuto si farà riferimento alle norme del Codice civile ed alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti per le organizzazioni non lucrative e di utilità sociale di cui al D.lgs. 4 dicembre 1997, n. 460.


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Art. 20 – Comitato Scientifico

L’assemblea dei soci, su proposta del Consiglio di amministrazione, può istituire uno o più comitati scientifici o tecnici composti da studiosi e⁄o esperti italiani o stranieri, per l’espletamento di funzioni di consulenza con la formulazione di proposte operative agli organi statutari. Il comitato scientifico rappresenta il valore aggiunto della Fondazione e farne parte è sicuramente motivo di prestigio nonché accredito personale. L’assemblea dei soci stabilirà di volta in volta il numero e le funzioni dei componenti il comitato scientifico tecnico e la durata dello stesso.

Art. 21 – Marchio della Fondazione

La disciplina del marchio dell’associazione prevede che lo stesso possa essere assegnato, sempre in via provvisoria ad eventi ed a tutte le realtà che ne abbiamo le caratteristiche previste dalle linee guida e di rappresentanza, con revoca e penale per errato utilizzo. Bisogna privilegiare le realtà locali e farle crescere.


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Art. 22 – Comitato d’onore e sostenitori

Oltre al comitato scientifico la Fondazione annovera tra i suoi soci anche i sostenitori che con diversa funzione possono farne parte. La partecipazione al comitato d’onore avviene per esclusiva nomina da parte del Presidente, su proposta del Consiglio di amministrazione dietro segnalazione al direttivo approvato dalla prima assemblea dei soci. La qualifica di componenti del comitato d’onore va accettata con lettera scritta.

Art. 23 – Main Sponsor

Gli sponsors che partecipano alle iniziative che la Fondazione intraprende devono rispondere ad eticità e trasparenza gestionale del loro operato. Gli sponsors concorderanno con la Fondazione ogni loro iniziativa, che veda la Fondazione coinvolta con il suo logo. La revoca del logo può avvenire su comunicazione epistolare e tramite e-mail in qualunque momento ci siano fondati motivi di revoca, senza preavviso ed in ottemperanza alle norme che regolano i marchi internazionali.

Art. 24 – Trasparenza e comunicazione


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La Fondazione opera in piena trasparenza gestionale usufruendo dei nuovi strumenti messi a disposizione dal Web tramite Internet. Ogni atto sarà reso pubblico sul sito ufficiale dello stesso. La divulgazione di atti, rappresenta uno dei principi basilari della gestione economica della Fondazione. I comunicati stampa saranno inviati ai mass media accreditati. I comunicati stampa rappresentano la voce ufficiale della Fondazione. Ogni atto ufficiale sarà reso pubblico via e-mail a tutti quelli che ne faranno semplice richiesta formale via internet, ed a tutti i giornali telematici accreditati. Bisogna utilizzare gli strumenti moderni di comunicazione ed informazione, veloci ed economici. L’utilizzo di detti strumenti risponde alle nuove sensibilità ambientali ed anche per i documenti, manifesti e altro si utilizzeranno strumenti eco ambientali e riciclabili. Sarà reso pubblico sia il bilancio di previsione che quello consuntivo mediante pubblicazione sul sito. Nella gestione contabile di cassa sarà attuato il massimo della trasparenza possibile. La tenuta del conto corrente bancario avrà sia le entrate che le uscite certificate da bonifico bancario con rispettivo IBAN, fatte salve le utenze e le spese documentabili. La movimentazione dello stesso conto corrente bancario, dedotte le identificazioni bancarie, sarà resa pubblica tramite e–mail trimestrale ai soci ed a tutti gli enti accreditati. La trasparenza è alla base della fiducia. Se tutti sanno tutto, sarà molto difficile che nascano problemi gestionali. L’invio tramite e-mail è anche dettato dal fatto che la gestione del cartaceo è problematica ed onerosa.


Informazioni sul video: Praiano (Piccola Grande Italia



Art. 25 – Partenariato

La Fondazione, in conformità all’art. 4, può creare rapporti di partenariato e svolgere un ruolo sinergico, strategico e gestionale per la realizzazione sul territorio della Costa d’Amalfi di iniziative di altre istituzioni aventi finalità similari e tendenti alla crescita operativa e formativa dei rispettivi partner, dietro approvazione dell’assemblea dei soci per interventi di carattere continuativo nonché approvazione del Consiglio di Amministrazione per interventi occasionali. Un discorso a parte per il partenariato. Spesso capita che alcune realtà, per motivi anche futili, si chiudano e non creino rapporti di collaborazione o sinergie, causando anche sterili proposte operative.

Questa scheda esplicativa è un ulteriore contributo a comprendere le motivazioni che ci hanno spinti ad elaborare questo Statuto. Noi speriamo di aver fugato qualunque ulteriore dubbio e ringraziamo tutti coloro che con i loro suggerimenti ed il loro aiuto hanno contribuito alla stesura dello statuto della costituenda Fondazione Costa d’Amali ONLUS. Il nostro augurio è di poter contribuire, nel nostro piccolo, al bene comune realizzando sul territorio un modello laboratoriale e strategico per un nuovo welfare territoriale.

Costa d’Amalfi 25 febbraio 2009

Michele Ruocco, Giuseppe Apicella, Mario De Juliis, Roberto Rossi


Informazioni sul video: Minori



Pro Loco Minori Costa d’Amalfi

Contatti e link:

Tel. Fax 089 877087 e–mail
http://www.proloco.minori.sa.it


Articolo post blog di alessio.101 nella categoria: Notiziario della Campania e Cronaca di Salerno, 2 marzo 2009. http://www.sportcinema.it


Fondazione Costa d’Amalfi Onlus, schede esplicativa e Statuto della Fondazione, videoclip e foto della Costiera Amalfitanaultima modifica: 2009-03-02T03:12:37+01:00da airone2124
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