Oliveto Citra ha ricordato il senatore Vincenzo Indelli – Una giornata che ha visto riuniti politici di ogni corrente, insieme per testimoniare il valore di un uomo che con le sue opere ha saputo cambiare la storia di un territorio

OLIVETO CITRA HA RICORDATO IL SENATORE VINZENZO INDELLI

Una giornata che ha visto riuniti politici di ogni corrente, insieme per testimoniare il valore di un uomo che con le sue opere ha saputo cambiare la storia di un territorio.

Un atto di nascita scritto a mano, datato 1908, è stato consegnato dal sindaco, Italo Lullo, ad Enrico Indelli, figlio del senatore Vincenzo Indelli, ricordato ad Oliveto Citra a cento anni dalla sua nascita. Un documento incorniciato che rappresenta il ringraziamento che il Comune ha voluto tributargli durante una cerimonia per tutto quanto il senatore ha fatto per il territorio sia come medico, ma soprattutto come uomo politico (è stato senatore e sottosegretario all’Agricoltura nel Il governo Leone). In una sala gremita in ogni ordine di posto e con un parterre completo in ogni sua parte, è stata ricordata la figura di quest’uomo, originario di Oliveto, che mai ha dimenticato le sue origini, che sempre si è battuto per i diritti del territorio e per la crescita di una zona, attraverso la nascita di tanti servizi, di iniziative per quei tempi innovative, quasi rivoluzionarie. Le ha ricordate, in apertura, Carmine Pignata, già sindaco di Oliveto, oggi Presidente del Consiglio provinciale, che proprio ad Indelli, negli anni del suo sindacato, ha dedicato più di una manifestazione. “Il valore della politica: il sen Vincenzo Indelli a cento anni dalla nascita”, su questo, sul valore dell’uomo, sul suo modo di fare politica, ma anche su oggi viene intesa la politica si sono soffermati Gianni Iuliano, Nicola Imbriaco, Bruno Ravera, Anfonso Andria, Tommaso Biamonte, Gerardo Bianco, Carmelo Conte, Grazia Francescano, Tino Iannuzzi; infine, il ministro Gianfranco Rotondi. Tutti presenti all’incontro organizzato dall’amministrazione comunale, che ha dedicato al senatore Indelli l’aula consiliare.

Le sue opere

Promotore e presidente del Centro studi dell’Alta Valle del Sele e del Basso Tanagro, il senatore dette vita al Consorzio Acquedotti Alto Sele nel 1953, promosse e fondò il Consorzio acquedotti Valle Sele, Calore e Montestella, costituito nel 1961 tra i Comuni di Oliveto Citra, Castelnuovo di Conza, Santomenna, Laviano, Valva, Colliano, Palomonte, San Gregorio Magno, Buccino, Romagnano al Monte e i Comuni tutti della Val Calore e del Montestella − ne divenne poi presidente onorario. Fu protagonista di una lunga stagione di lotte in difesa del fiume Sele. Tanti i suoi scritti, opere che rappresentano un percorso storico e che saranno donate dal figlio, Enrico Indelli, al Comune, così come è stato annunciato. In quelle carte c’è la passione per la politica intesa come risoluzione dei problemi, c’è l’attenzione per il proprio territorio, c’è la storia di un uomo che ha contribuito non poco a far crescere un’area che, con la tragedia del terremoto, ma con le premesse di tante iniziative anche del senatore, ha modificato completamente il suo volto, la sua storia.

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