NATALE PER UN GIORNO
CAPITOLO − (028)
GESÙ È NATO
LA LEGGENDA DEGLI ANGELI E DEI PASTORI
Una notte, mentre i pastori sorvegliavano le greggi, Luca un angelo mandato dal Signore si presentò d’innazi a loro avvolgendoli di una luce abbaglioante. I pastori ne furono spaventati dall’improvvisa apparizione, ma l’angelo disse loro di non avere alcuna timore, poiché Egli era venuto per annunciare che nella città di Davide era nato un Salvatore, che è il Cristo Signore era nato. Le indicazioni da seguire erano profetizzate dalle seguenti parole: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia, e subito apparvero contemporaneamente alle spalle dell’angelo una multitudine dell’esercito celeste, i quali dicevano in coro: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che ama. In questo brano del Vangelo vediamo, come gli Angeli creature celesti più vicino a Dio, annunciare la nascita ai pastori, creuture umili, costrette a vivere insieme alle bestie al freddo e di notte diventare i primi missionari cristiani diffusore del Verbo di Dio. Non appena l’Angelo scomparve i pastori disseri tra loro: andiamo senza indugiare fino a Betlemme, vediamo con i nostri occhi l’avvenimento, che Dio stesso ha voluto mostrarci. Giunti sul posto videro Maria, Giuseppe e il Bambino che giaceva nella mangiatoia, e raccontarono agli altri quanto era stato detto loro del Bambino. La parola Angelo deriva dal greco anghelos che si significa appunto inviato, messaggero, infatti gli angeli hanno il compito di essere gli intermediare tra Dio e gli uomini. Nominati in più racconti del vangelo gli Angeli sono presenti più volte: l’Angelo Gabriele che annuncia a Maria la nascita di Gesù. Un Angelo scese dal cielo a confortare Gesù quando Egli era sul monte degli ulivi. Alle donne che si recavano al sepolcro con aromi e unghenti profumati, due Angeli vestiti di un bianco sfavillante annunciarono che Cristo era risorto, sconfiggendo la morte. Negli allestimenti presepiali vediamo gli Angeli annunciare la nascita di Gesù nell’indicare ai pastori la strada da seguire per poter giungere (alla Sacra Famiglia). Altrettante importante è la figura del pastore la cui parola deriva dal latino pascere che significa nutrire, pascolare. Da non dimenticare che nella storia e fino ai nostri giorni la pratica della pastorizia viene prima dell’attività agricola: il Pastore può essere considerato l’uomo nella sua essenza originaria, in cui ognuno di noi ci si può riconoscere. Il pastore rappresenta il popolo ebraico, ma anche l’umanità intera, egli non dorme, ma vigila anche di notte attendendo la nascita del Messia, difendendolo al tempo stesso il suo gregge, riconoscendo singolarmente ogni pecora, ed proprio per questa qualità che i pastori sono stati scelti a testimoniare la buona Novella all’umanità.
Informazione sul video: Dedicato a tutti gli Angeli, un video dedicato a tutti gli Angeli di Dio, presentato da by cieloblu71d dur. min. 4:24 del 6 luglio 2007.
Racconti, Poesie e filmati sul tema di “Natale”, articolo assemblato nel sito di http://www.sportcinema.it di alessio.101. Il post è stato ricavato anche con il contributo di altri utenti che ringraziamo per la loro gentile collaborazione, Salerno 28 dicembre 2008
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