L’alto tasso di disoccupazione che si registra in Italia e nel mondo rende necessario incentivare l’adeguamento della formazione alle esigenze di un sistema produttivo


L’ALTO TASSO DI DISSOCUPAZIONE CHE SI REGISTRA IN ITALIA E NEL MONDO RENDE NECESSARIO INCENTIVARE DELLA FORMAZIONE ALLE ESIGENZE DI UN SISTEMA PRODUTTIVO

LA NESSITÀ DEL RINNOVAMENTO DEL SISTEMA PRODUTTIVO PER PERMETTERE LA RIPRESA OCCUPAZIONALE.

IL SETTORE DEI SERVIZI POTRÀ GIOCARE UN RUOLO DETERMINANTE NELLA CREAZIONE DI NUOVI SBOCCHI LAVORATIVI E NELLA GENERALE RIPRESA ECONOMICA DEL PAESE: LE POTENZIALITÀ DELL’INDUSTRIA DEL TURISMO.

I NUOVI MODELLI DI IMPRESA E LA CRESCENTE DOMANDA DI NUOVE FIGURE PROFESSIONALI: PROFESSIONI SENZA PROFESSIONISTI.

L’ADEGUAMENTO SFRUTTAMENTO SUL PIANO DELL’OCCUPAZIONE DEGLI APPORTI DELLA MODERNA TECNOLOGIA.

LA MANCANZA DI UN PIANO SERIO DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO QUALE SINTOMO DELL’ASSENZA E DELL’IRRESPONSABILITÀ DELLO STATO.


Informazioni sul video: Presentazione libro Sud Ribelle, a Napoli. Meridionalismo Identitario, perchè il Sud deve insorgere! Un videoclip by grilloboia dur. Min. 9’59 del 10 ottobre 2008


Afflitto da una grave crisi politico economica, il sistema−economico del nostro paese sembra ormai lasciare ben poco spazio agli ottimismi. È in crescente aumento il numero dei disoccupati e dei cassaintegrati e sempre più lavoratori avvertono il pericolo incombente del licenziamento. L’emergenza occupazionale rende necessario pertanto studiare soluzioni adeguate e, in più, raggiungibili in tempi piuttosto brevi, considerando i danni che disfunzioni del sistema produttivo sono in grado di provocare all’intera economia nazionale. Appare evidente dalla capacita di rinnovarsi che lo stesso sistema produttivo dimostrerà di possedere, orientandosi verso settori nuovi, e che la strada della riconversione delle attività produttive passa ovviamente per nuovi percorsi formativi, i quali tenendo conto delle mutate esigenze del mercato, siano in grado di dare vita a nuove figure professionali.

Allo stato attuale il settore dei servizi sembra essere l’unico a presentare un bilancio in attivo: è infatti il solo a registrare una crescita, seppur in limitata entità. È dunque in questo ambito − secondo il parere di alcuni tecnici − che dovranno essere indirizzati gli sforzi futuri. Secondo quanto rilevato da un’indagine condotta dalla commissione delle Comunità europee, esisterebbe in Italia una domanda piuttosto consistente di servizi connessi al miglioramento della qualità della vita, domanda che per il momento risulta in gran parte insoddisfatta. Grandi possibilità di incremento potrebbero, ad esempio, ottenere tutte quelle attività di tipo socio−assistenziale, o quelle volte al recupero e alla gestione del patrimonio naturale ed artistico. L’Italia è, d’altra parte, un immenso serbatoio di ricchezze, sia ambientali che culturali, troppo spesso lasciate improduttive, le quali potrebbero dare un enorme contributo alla ripresa dell’economia nazionale. Si pensi ad esempio, a quante località bellissime e da sempre schiacciate dal degrado cui le hanno costrette anni di parassita amministrazione potrebbero invece divenire fiorenti aziende turistiche e dare un impiego stabile a migliaia di disoccupati. Questo potrebbe essere il destino di città come Napoli, Salerno o di tanti altri splendidi centri del meridione, che invece rimangono ancora tagliati fuori dagli itinerari turistici, temuti per la piccola e grande criminalità che li affligge e per i molti disservizi che li rendono impraticabili. Va, comunque, detto che nella storia della prima Repubblica i tanti disoccupati del Sud hanno avuto la precisa funzione di assicurare consensi elettorali ai partiti di governo (ottenuti grazie al meccanismo diffuso e tristemente noto del voto di scambio), per cui risulta difficile credere oggi, alla luce dei meschini misteri rilevati con l’ausilio della magistratura, che ci sia mai stata una seria volontà politica di risolvere il problema della mancanza di lavoro nel Mezzogiorno che tuttora esisteste permanente e stagnante.

Tra le attività di impiego non legate alla produzione di merci che potrebbero giocare un ruolo determinate nella ripresa occupazionale rientrano anche quelle inerenti a servizi atti a soddisfare le necessità di nuovi modelli d’impresa. La continua evoluzione cui è soggetta la realtà aziendale, grazie ai continui contributi della scienza e della tecnologia, vedono infatti definirsi nuovi profili professionali, nuove figure sempre più specializzate come, ad esempio, quelle che operano nel campo delle biotecnologie, nelle produzioni alimentari, o nel settore delle telecomunicazioni. Le sempre più sofisticate esigenze delle aziende determinano la nascita di nuove professioni, ma per essere in grado di svolgerle occorrono competenze specifiche difficilmente acquisibili attraverso i consueti itinerari formativi. Di conseguenza, nonostante la richiesta di personale da parte delle aziende sia piuttosto consistente, nella realtà non si crea nuova occupazione dal momento che mancano le risorse umane qualificate a ricoprire queste funzioni. Considerando la drammaticità attuale del panorama occupazionale, specialmente al nostro povero Sud (io parlo di Salerno perché vivo in questa città), non è possibile non cogliere la gravità di una leggerezza di tal genere e quanto ciò rappresenti una irresponsabilità politica certamente imperdonabile. Si rende invece necessaria e improrogabile un’immediata risposta sia sotto il profilo della legislazione che dell’informazione e della promozione. Lavoratori cassa−integrati, in mobilità o licenziati o analogamente quelli che non sono neanche riusciti ad affacciarsi per la prima volta nel complesso universo lavorativo andrebbero avviati su percorsi formativi mirati, con il sostegno e il coordinamento, in particolare, degli Enti locali e delle organizzazioni di impresa.

È evidente che esiste uno scompenso non più trascurabile tra sfera economica, sfera tecnologica e sfera sociale, per cui gli apporti della moderna tecnologia non vengono adeguatamente sfruttati sul piano dell’occupazione e il venir meno delle forme tradizionali di assorbimento della forza lavoro non viene compensato, come dovrebbe, dalla creazione di nuove. Se è vero che si chiudono, o diminuiscono la loro capacità di assorbimento, determinati sbocchi professionali, è pur vero che costantemente se ne attivano di nuovi: è solo necessario prevedere in tempo utile i cambiamenti, indirizzando, con l’ausilio di idonee iniziative politiche, le dinamiche che mutamenti di tal genere inevitabilmente comportano.

Purtroppo, manca allo stato attuale un serio piano di politica attiva del lavoro, mancano interventi, o anche solo progetti di intervento, a sostegno della nuova occupazione, come d’altra parte manca una legge quadro sulla formazione attraverso la quale permettere il miglioramento del livello professionale nel rispetto delle esigenze del mercato del lavoro. Questi argomenti trovano ancora ben poco spazio nel dibattito politico contemporaneo, ma i problemi purtroppo restano e questi nostri poveri ragazzi del Sud non trovano una soluzione ai loro problemi di sostentamento e i loro problemi diventano i problemi delle loro famiglie che sono costretti a mantenerli, prima che la già duramente provata economia nazionale non faccia più in tempo a risollevarsi dai danni provocati dalla mancanza di responsabilità di chi era invece preposto a garantire la prosperità, capito On. Berlusconi? Esprimo in queste poche righe il disaggio del nostro popolo la solidarietà di tutti i cittadini meridionali, caro governo niente più chiacchiere da ora in poi se non volete che le cose peggiorano ancora di più di come sono già ora!


Informazioni sul video: Splendido intervento dell’Arch. Nando Dicè sul Sud; un videoclip by grilloboia dur. Min. 9’07 del 28 ottobre 2008


Da un articolo postato su http://www.sportcinema.it tratto dalla rubrica la “Patata Bollente” by alessio.101, Salerno 20 Novembre 2008


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L’alto tasso di disoccupazione che si registra in Italia e nel mondo rende necessario incentivare l’adeguamento della formazione alle esigenze di un sistema produttivoultima modifica: 2008-11-20T02:12:00+01:00da airone2124
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