VII Assise Nazionale Città della Nocciola: un prodotto, una cultura, un territorio

UN PRODOTTO, UNA CULTURA, UN TERRITORIO

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Una proposta attuale che guarda al futuro: questo il senso della VII Assise Nazionale Città della Nocciola, svoltasi a Giffoni Sei Casali (Salerno) dal 26 al 28 settembre. Un mix di riflessioni, confronti e convivialità, con gli stand delle regioni corilicole d’Italia, musica e degustazione; tutto ciò, nello scenario del Paese Albergo, modello di accoglienza ed ospitalità, nel cuore dei Monti Picentini. Proposta culturale di ampie dimensioni: l’impegno a difendere e valorizzare un’identità, nel contesto dell’economia contemporanea, con una governance e una strategia, non più localistici, ma ormai nazionale e di ampio respiro. In verità, l’anteprima dell’evento ha immediatamente fatto scoprire il fascino ed il significato dell’Assise con un corso full immersion per assaggiatori di nocciole alla Nocciolioteca delle Colline Salernitane. Il giorno dopo, venerdì 26 settembre, nella Sala Convegni del Municipio, a Capitignano, l’apertura dei lavori con un tema di estremo interesse: “La globalizzazione e i nuovi scenari per la nocciola: le prospettive per la produzione italiana”. Tra gli altri, hanno partecipato i rappresentanti delle Istituzioni locali; l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Salerno; l’On. Paolo Russo, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati: “;La nocciola, ha affermato il Presidente Russo, appartiene all’orgoglio italiano; riscoprirla, creando soprattutto nuovi strumenti per la valorizzazione della filiera corilicola, è dare il contributo originale dei territori nell’ambito della globalizzazione” Al Presidente Nazionale Città della Nocciola, Rosario D’Acunto, il compito di delineare la prospettiva strategico culturale della mission: “Nel mondo della globalizzazione, la paura sembra prevalere sui motivi di speranza e di laboriosa affermazione dei “valori−prodotti” locali. Eppure, la stessa esperienza storica evidenzia una crescente domanda di “territorialità”, ovvero di qualità della vita, di salute, di benessere, di ambiente. A tutto ciò i territori−comunità offrono una risposta sicura e moderna, valorizzando le risorse naturali ed umane. Se, qualche decennio fa, questa impostazione poteva apparire nostalgica o utopistica, oggi essa rileva tutto il suo valore e la sua attualità, grazie alla crescente ed universale esigenza di un nuovo senso − più umano − del vivere, dell’abitare e del lavorare. La sfida che abbiamo innanzi è far crescere gli strumenti e le prassi di “qualità” nella Pubblica Amministrazione e nel governo dei territori, proseguendo l’itinerario culturale, al cui centro emerge il soggetto comunità (unità tra Istituzioni, corpi intermedi e cittadini) da cui scaturisce, non solo nel campo della corilicoltura, un “prototipo” di coltivatore⁄imprenditore impegnato a sviluppare l’imprenditorialità della piccola impresa familiare e locale. A questa esigenza ha dato un significativo contributo la seconda sessione dei lavori: “Le opportunità per il comparto della frutta secca nei Fondi Europei del PSR 2007−2013: presentazione dei bandi”. Un momento di indubbio rilievo cui hanno dato il proprio contributo esponenti delle Istituzioni, tecnici ed esperti. E’ stata sottolineata la necessità di “imparare a far reti”, realizzando un’autentica cooperazione socio istituzionale. La giornata si è conclusa con la degustazione guidata del vino Montevetrano, prodotto di eccellenza del territorio, e con l’invito a cena ai giornalisti da parte del “Club Amici della Nocciola”: momenti di convivialità finalizzati a promuovere le eccellenze naturali e la nuova imprenditorialità dei territori nel campo della gastronomia e della pasticceria. Il sabato mattina (27 settembre) la ripresa con l’Assemblea Nazionale dell’Associazione: una realtà che cresce; attualmente oltre 200 Comuni ne costituiscono la base associativa. Alla luce dei risultati conseguiti, è stato riaffermato, da parte del Presidente D’Acunto, il profilo culturale del Sodalizio, la cui forza e novità sta proprio nella sua capacità di innescare, attivare e sostenere “processi di sviluppo locale, promuovendo sinergie e reti” con l’obiettivo di una governance nazionale della nocciola italiana e dei suoi territori di produzione. Nel frattempo, al Borgo di Sieti, nella Nocciolioteca delle Colline Salernitane si riuniva il Panel Ufficiale di Assaggio della Città della Nocciola − raccolto 2008: seduta di valutazione dei profili sensoriali delle varietà corilicole italiane, i cui risultati hanno ulteriormente evidenziato, mediante l’utilizzo di una nuova scheda, le straordinarie e differenti proprietà della produzione nazionale, dati di straordinaria e strategica importanza per i produttori, i trasformatori, i ricercatori e i commentatori italiani ed esteri. La prima sessione dei lavori si è conclusa con la riflessione guidata da Bruno Bruna, Vice Presidente dell’Associazione, sui “Nuovi scenari per il turismo rurale ed enogastronomico”. Le esperienze in atto, a vari livelli nei diversi territori, da Eurochocolate con il Presidente Eugenio Guarducci agli eventi enogastronomici con Luciano Pignataro, Premio Veronelli 2008, hanno ampiamente dimostrato il valore trainante che la nocciola ha per il turismo enogastronomico, rurale e di comunità: nuova categoria culturale e diverso metodo di “creazione” dello sviluppo locale, che azzera modelli arcaici e sentimentali, ponendo l’universo nocciola sul terreno della competizione, soprattutto “producendo” nuova imprenditoria di qualità e nuove emozioni per il turista del terzo millennio. La ripresa pomeridiana dei lavori è avvenuta sulla seguente tematica: “Gli esperti di settore confermano: la nocciola italiana è un prodotto di pregio da tutelare”, convocando innanzitutto le Istituzioni della ricerca e della scienza, i cui risultati confermano l’eccezionalità del prodotto. In conclusione della serata, la semplice e suggestiva cerimonia di conferimento della carica di socio onorario del Club “Amici della Nocciola”, presieduto da Vittorio Caffa, della più antica azienda italiana di nocciole (152 anni di attività). La cerimonia ha avuto come protagonisti gli chef che, nel corso dell’anno, hanno promosso e valorizzato la nocciola mediante la loro arte; inoltre, la carica onorifica è stata attribuita alla Perugina Nestlè, che nell’ambito dell’Assise ha presentato, in anteprima mondiale, la nuova crema gianduia con esclusivo utilizzo della nocciola tonda di Giffoni: segno questo della eccezionale attrattiva che il prodotto territoriale esercita sui gusti del consumatore. La giornata conclusiva ha enfatizzato ulteriormente i temi della qualità e dello sviluppo: prima con la riflessione su “La qualità ambientale e la certificazione dei territori rurali” e poi con il “Premio ai Comuni della nocciola ricicloni”: una nocciola di qualità in un territorio di qualità in una strategia di sostenibilità ambientale. Non c’è sviluppo senza qualità ambientale, senza, cioè, salvaguardare l’ecosistema che costituisce l’identità stessa dei territori e delle comunità locali. Ecosistema vuol dire anche e soprattutto dimensione dell’ecologia umana, ovvero la qualità dei comportamenti e delle relazioni tra le persone, riconnettendo tutto ciò con i significati che la cultura del “luogo” trasmette, con stili di vita che caratterizzano da secoli i territori rurali. In ciò, sta anche il significato ultimo del Concorso Fotografico Nazionale: “La Nocciola Italiana e il fascino dei suoi territori”: immagini di vita, storie, volti, mani, passione. Scrittura degli sguardi! La nocciola crea arte: è cultura, orgoglio e sviluppo locale. In programma gli appuntamenti con il Ministro Zaia, particolarmente attento al nuovo corso dei territori italiani della nocciola e con gli Assessori all’Agricoltura di Campania, Piemonte, Lazio e Sicilia per una governance nazionale della nocciola italiana e dei suoi territori.

1. Scheda

3. VIIª Assise Nazionale dell’Associazione Città della Nocciola

5. Giffoni Sei Casali (Salerno) dal 26 al 28 settembre 2008

7. Breve sintesi di alcuni argomenti trattati.

9. I nuovi scenari mondialipresentano delle opportunità e delle minacce per la nocciola italiana. Per le opportunità, durante l’Assise è stato citato un dato: nei prossimi quattro anni il consumo di cioccolato in Cina passerà dagli attuali 70 a 700 grammi pro capite, con conseguenti possibili difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, compresa la nocciola. Per questo motivo la Turchia ha aperto un proprio ufficio di rappresentanza in Cina. I nuovi mercati possono quindi rappresentare uno sbocco per la nocciola italiana o costituire comunque un alleggerimento della pressione estera in particolar modo turca. Proprio in relazione alla Turchia è stato richiesto al Presidente della Commissione Agricoltura della Camera on. Paolo Russo, presente nella prima giornata dei lavori, di contrastare il rischio di innalzamento della soglia ammessa di aflatossine nella frutta secca di importazione.

11. La nocciola italiana deve puntare sulla qualità e per fare questo occorre un accordo tra l’intera filiera corilicola e il mondo dell’Università e della ricerca. Inoltre, occorre definire politiche di promozione tese alla difesa delle produzioni italiane. Seguendo queste direttrici la nocciola può collocarsi a pieno titolo tra le produzioni che concorrono all’affermazione del made in Italy. Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria, è emersa la preoccupazione per la riduzione dei principi attivi e prodotti disponibili, con conseguente difficoltà per il contrasto delle principali malattie. Non meno importante la necessità di creare le condizioni infrastrutturali necessarie per l’operatività delle aziende agricole.

13. È emersa con forza la necessità di arrivare ad una governance della nocciola italiana. Se occorre pensare globale, bisogna agire italiano; infatti, appena oltrepassato il confine, non si distingue tra Tonda di Giffoni o Tonda delle Langhe o Tonda Romana, ma si ragiona solo in termini di nocciola italiana. Dall’Assise è emerso anche che le principali problematiche, pur con diverse sfumature ed accentuazioni, sono comuni a tutte le aree corilicole italiane. Per questo motivo una strategia comune, la messa in rete delle conoscenze sono strumenti necessari per la difesa e la promozione della nocciola italiana. Città della Nocciola, anche in forza dei 210 Comuni aderenti, si candida a svolgere un ruolo di coordinamento all’interno del costituendo Consorzio per la tutela e la valorizzazione della nocciola italiana e di promozione dell’Osservatorio Nazionale della nocciola non ancora decollato dopo tre anni dalla sua proposta.

15. La strategia di Città della Nocciola è di essere presente alle principali manifestazioni di promozione dei prodotti e del territorio italiano, creando le opportune collaborazioni con altri soggetti. Per questo motivo parteciperà a tutti gli eventi preparatori dell’Expo 2015 di Milano, a partire dal Festival Internazionale dell’Alimentazione che si terrà a Milano la terza settimana di ottobre. Città della Nocciola sarà anche presente, con un proprio stand istituzionale ad Eurochocolate Perugina ed al Salone internazionale del Gusto di Torino.

17. I nuovi scenari per il turismo rurale ed enogastronomico costituiscono un’ulteriore opportunità per la corilicoltura italiana. La nocciola non è più prodotto secondario, ma ha un valore trainante per il turismo enogastronomico di qualità, come dimostrano diverse esperienze in atto nei territori. Occorre investire sull’universo nocciola, favorendo l’emergere di nuova imprenditoria di qualità, capace di creare emozioni per il turista del terzo millennio.

19. C’è un forte legame tra corilicoltura e difesa del paesaggio. Non c’è sviluppo senza qualità ambientale, senza, cioè, salvaguardare l’ecosistema che costituisce l’identità stessa dei territori e delle comunità locali. Ecosistema vuol dire anche e soprattutto dimensione dell’ecologia umana, ovvero la qualità dei comportamenti e delle relazioni tra le persone, riconnettendo tutto ciò con i significati che la cultura del “luogo” trasmette, con stili di vita che caratterizzano da secoli i territori rurali. Anche per questo Città della Nocciola promuove la Certificazione ambientale come strumento per la competitività del territorio e si impegna a far crescere gli strumenti e le prassi di “qualità” nella Pubblica Amministrazione e nel governo dei territori.

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