Salernitana: la rabbia di Re Artù può rappresentare l’arma vincente per i granata – Allegato 2 Clip: (L’allenatore nel pallone)


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Salernitana: la rabbia di Re Artù può rappresentare l’arma vincente per i granata – Allegato 2 Clip: (L’allenatore nel pallone)

La Salernitana di Mimmo Scafuri


La Salernitana si lecca ancora le ferite della sconfitta di Ancona, allenatore e calciatori cercano di trovare una spiegazione, l’ennesima a dire il vero, circa la scialba prestazione, ma soprattutto la latitanza di quel mordente che dovrebbe essere il valore aggiunto di una squadra che deve salvarsi. Il primo tempo di Ancona, cosi come le gare di Empoli e Piacenza, invece, hanno messo in risalto una squadra apatica, priva di gioco, di idee e di personalità, ma soprattutto confusionaria e con schemi che cambiano in continuazione, aumentando il caos e la razionalizzazione dell’impianto di gioco, insomma una squadra che sta marciando decisamente verso il baratro della terza serie. La cosa grave è che i diretti interessati sembrano non accorgersi dell’evidente e crescente pericolo, anzi si parla di salvezza sicura, di risultati bugiardi e di critiche ingiuste, un quadro sconfortante che ha annichilito tifosi ed addetti ai lavori. Senza andare troppo indietro nel tempo, viene spontaneo soffermarci sulla recente esclusione di re Artù dalla formazione titolare di Ancona, il motivo, ribadito a chiare lettere dal trainer granata, va ricercato solo nel non recupero fisico dell’attaccante di Rozzano, dopo la vittoriosa gara interna contro il Grosseto. Stanchezza che non è stata per niente palesata quando l’attaccante è stato buttato nella mischia a partita oramai compromessa, una scelta a dir poco opinabile, considerato che un calciatore come Di Napoli va mandato in campo anche in situazioni del genere (la magica punizione docet), ma anche perché non si ha nell’organico un calciatore dello stesso spessore di Re Artù, con tutto il rispetto per Iunco e Ganci, ma soprattutto non si può modificare un modulo, che solo 48 ore prima era risultato vincente. Castori sembra risentirsi ogni qualvolta gli venga posto qualche domanda tecnica o gli venga chiesto una spiegazione su qualche scelta tattica o di uomini, considerato che aldilà delle prestazioni sono i risultati che parlano chiaro, né può far finta di non preoccuparsi di una classifica che vede la Salernitana in piena zona retrocessione. Per fortuna il campionato cadetto non permette di soffermarsi troppo su riflessioni a posteriori, incombe il posticipo con il Brescia e la squadra di Sonetti giunge a Salerno con il dente avvelenato per il pari interno contro il Modena, ragion per cui la gara dell’Arechi deve servire a rilanciare in classifica il team di Possanzini(appena reintegrato per la sospensione della nota squalifica), infatti un ennesimo passo falso potrebbe risultare fatale per l’esito finale. Il tecnico di Tolentino, di contro, non può permettersi ulteriori passi falsi, deve assolutamente cercare di battere l’avversario di turno, un compito non facile ma neanche impossibile e deve farlo ancora una volta in formazione rimaneggiata per l’assenza di capitan Fusco, che, guarda caso, ogni qualvolta non è della partita, la difesa granata sbanda paurosamente (il Del Conero è credibile testimone). Ritorna, però, Pestrin, rivelatosi il vero faro del centrocampo granata, mentre Re Artù non dovrebbe essere tanto stanco, inoltre potrebbero essere presi in considerazione anche i vari Ledesma e Merino, almeno si avrebbe linfa nuova e freschezza atletica, Castori non può continuare ad ignorarli ad oltranza, in questo modo si mortificano anche le scelte di Fabiani e Lombardi, che per portarli a Salerno credono nelle loro potenzialità. Una cosa è certa: contro il Brescia non sono ammesse più distrazioni, tirare troppo la corda significa spezzarla, la piazza di Salerno è stanca di continue mortificazioni, è venuto il momento di dimostrare di essere degni della casacca che si indossa, la Salernitana merita ben altre posizioni di classifica, lo esige l’impareggiabile calore del pubblico ed il blasone granata.

© Mimmo Scafuri, Salerno

Informazioni sul video: L’allenatore del Pallone – 1, un video comico di Lino Banfi, allenatore improvvisato dela “Longobarda” quasi, quasi mi sembra la nostra squadra la “Salernitana”. Autore del montaggio video realizzato sulla piattaforma di video.libero.it by Real Dragon2 dur. 6:10 del 9 Giugno 2008.



Informazioni sul video: L’allenatore del Pallone – 2, l’allenatore nel pallone, l’allenatore Canà, un Lino Banfi un video estremamente comico, autore del montaggio video realizzato sulla piattaforma di YouTube.com by topsecret22TheBest dur. 6:42 del 18 Novembre 2007.


Articolo postato da alessio.101 sul Blog di http://www.sportcinema.it nella categoria: Salernitana e Sport della Provincia di Salerno; lì 20 Marzo 2009 autore by Mimmo Scafuri, Salerno.



Salernitana: la rabbia di Re Artù può rappresentare l’arma vincente per i granata – Allegato 2 Clip: (L’allenatore nel pallone)ultima modifica: 2009-03-20T01:57:47+01:00da airone2124
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