Salerno, al “Teatro Augusteo” uno spettacolo per bambini di Giorgio Strehler presenta: La Storia della Bambola Addormentata


AIUTATE MARIA PIA LOURDES DI SALERNO

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Uno spettacolo di Giorgio STREHLER Per i bambini di tutte le età

LA STORIA DELLA BAMBOLA ADDORMENTATA


di Giorgio Strehler

da Alfonso Sastre e Bertolt Brecht regia Giorgio Strehler   ripresa da Andrea Jonasson
scene e costumi originali di Luciano Damiani luci Gerardo Modica musiche Fiorenzo Carpi a cura di Giulio Lucani movimenti mimici Marise Flach

con Andrea Jonasson


Lo spettacolo è dedicato a Luciano Damiani inventore di sogni

produzione del Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con:

Teatro Marrucino di Chieti, Teatro delle Arti di Gallarate, Teatro Gioco Vita di Piacenza, Teatro Persiani Comune di Recanati, Teatro Pubblico Campano, Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala

Registi assistenti: Emiliano Bronzino Tommaso Minniti Assistente ai costumi: Maria Chiara Donati Addetti alla promozione: Riccardo Ballerini, Chiara Claudi, Francesco Guidi, Camilla Zorzi


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IL PROGETTO

Il progetto prende spunto da uno spettacolo che Giorgio Strehler ha scritto e diretto nel 1976, intrecciando due storie: Cerchio del Caucaso di Bertolt Brecht e La bambola abbandonata di Alfonso Sastre. L’idea era quella di creare uno spettacolo per i bambini e con i bambini che, diceva il maestro, «sono piccoli uomini… ci guardano». A loro è dedicata questa “favola”, che colpisce per semplicità, verità, naturalezza ed è raccontata con un linguaggio facilmente comprensibile, con chiavi di lettura semplici ma stimolanti.

Andrea Jonasson, compagna di Strehler nella vita ed in teatro, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa del Maestro, ha ripreso lo spettacolo rappresentandolo – nella stagione 2007⁄2008 – a Milano, Roma, Prato e Brindisi.

Nel format ideato da Andrea Jonasson, il progetto nasce in collaborazione con le città che ospitano lo spettacolo. Le modalità sono le seguenti: gli attori della compagnia, guidati dalla Jonasson, lavorano per circa un mese nelle scuole elementari del posto, preparando i bambini selezionati per la messinscena del testo La storia della bambola abbandonata e coinvolgendo l’intera scuola in attività collaterali (laboratori di scrittura, di disegno, di scenografia) collegate allo spettacolo e alla sua realizzazione.

Per realizzare il progetto a Salerno sono stati selezionati l’Istituto Comprensivo “San Tommaso D’Aquino” di Matierno e l’XI Circolo Didattico cittadino.


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LA STORIA DELLA BAMBOLA ABBANDONATA


Personaggi e interpreti:

La venditrice di palloncini⁄Il cantastorie: Andrea Jonasson Grusa: Chiara Claudi Lo straccivendolo: Il governatore⁄Il giudice Azdak: Riccardo Ballerin Il ciabattino: Francesco Guidi La governatrice: Camilla Zorli Il secondo soldato⁄L’ombra   Fausto Verginelli Il terzo soldato⁄L’ombra   Emilio Barone I musicisti: Alfonso Ciccone, Carmine Mascitelli, Salvatore Terraciano


CAST
Istituto Comprensivo “S. Tommaso D’Aquino” Scuola Elementare (Matierno) classi II A e II B

Paca: Alessia Marrone Lolita: Sarah Brescia I bambini della strada: Milena Aliberti, Thomas Carusio, Margherita Damasio, Simone Del Pozzo, Dario Falchetta, Daniele Gibuti, Loredana Gibuti, Giovanni La Gorga, Luca Meloni, Martina Eva Minella, Vittorio Principe, Licia Procida, Gaetano Santoro, Paola Saviello, Maria Antonia Savo, Luciano Scannapieco, Lorand Emanuel Uta, Luca Villacaro


CAST
XI Circolo Didattico Scuola Elementare “Ex Alfano I” (Salerno)

Paca: Anna Amati Lolita: Alessia Sodano I bambini della strada: Noemi Carbonara, Raffaella Coppola, Marco Di Muro, Claudia Fiore, Antonio Pio Gallo, Domenico Danilo Grimaldi, Donato Landi, Simona Mastroberardino, Francesca Carlotta Pace, Paola Maria Postiglione, Marco Pucci, Vittoria Senatore, Andrea Serretiello, Nicolas Gennaro Sica, Vincenzo Trasatti


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Giorgio Strehler ha tratto il testo La storia della bambola abbandonata da una favola dello spagnolo Alfonso Sastre, La bambola abbandonata, che si ispira ad un classico di Bertolt Brecht: Cerchio di gesso del Caucaso. «Volendo fare un teatro per l’infanzia, – ha precisato il regista in occasione del primo allestimento negli anni ’70 – siamo partiti da una riflessione che ci è sembrata l’unica giusta: il teatro per i bambini deve essere un teatro per uomini &quo;più piccoli”, quindi un teatro che gli uomini “più grandi” possano non solo accettare ma anche amare. […] Con questo spettacolo, che affidiamo ai bambini e ai grandi che non dimenticano di essere stati bambini, noi offriamo loro il nostro bagaglio di sogni, che forse non siamo riusciti a realizzare, e che qui si sono concretizzati in una rappresentazione fatta di magie, sguardi, parole, gesti. Che poi è il nostro modo di raccontare favole ma così colme di realtà e di consapevolezza, da trasformarsi per incanto in una vita vera. È il mondo del teatro, il gioco che vogliamo giocare con voi». Paca e Lolita sono due bambine coetanee. Paca trova nell’immondizia una vecchia bambola malandata, gettata via dalla ricca e viziata Lolita. La prende con sé e, con l’aiuto di alcuni amici, la ripara. Lolita, indispettita nel vedere il suo vecchio giocattolo tornato come nuovo nelle mani di un’altra ragazzina, lo rivuole indietro. Come risolvere la lite? Nella fiaba moderna si innesta il racconto brechtiano, in cui due donne si contendono un bambino, abbandonato dalla ricca madre naturale ed allevato con amore dalla povera serva Gruscia. Sarà un giudice a decidere se debba prevalere la legge del sangue o quella dell’amore. Forte è l’impatto etico dello spettacolo, che pone un interrogativo esistenziale: le cose sono di chi le migliora, di chi le ama e le difende oppure di chi le ha ricevute senza aver fatto nulla per conquistarle? La storica regia di Strehler torna in scena in un nuovo allestimento, curato da Andrea Jonasson e realizzato, quest’anno, coinvolgendo i bambini di scuole elementari selezionate in quattro città italiane: Salerno, Milano, Piacenza e Recanati. A Salerno, affiancheranno gli attori del Piccolo di Milano i giovani interpreti della “S. Tommaso d’Aquino” di Matierno e dell’ XI Circolo Didattico. Le prove si sono svolte, a partire da metà dicembre, dal lunedì al venerdì per due ore al giorno e lo spettacolo debutterà al teatro municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno il 30 gennaio prossimo. Repliche fino a martedì 3 febbraio.


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Qualcosa da raccontare di Andrea Jonasson


Questo ritorno della “Storia della bambola abbandonata” nasce da un sogno ad occhi aperti. Ero a Vienna, poco prima dei festeggiamenti per i 60 anni di vita del Piccolo e – pensando che dopo pochi mesi sarebbero stati i dieci anni della morte di Giorgio – mi è sembrato che sarebbe stato bello ricordarlo, non tanto con una lettura di suoi testi o lettere, ma proprio con qualcosa che era stato profondamente suo. Mi sono detta: ecco, mi piacerebbe fare «La storia della bambola abbandonata» perché avevo visto Giorgio al lavoro – erano i primi anni che stavo in Italia – e avevo toccato con mano il suo entusiasmo mentre provava con i bambini e gli attori alla Piccola Scala. Una volta a Milano, ne parlo al Piccolo: hanno subito accettato l’idea con entusiasmo. Così per la stagione 2007⁄2008 ho ripreso lo spettacolo. Certo non mi sento una regista, anche se questo lavoro mi ha aiutato a superare le mie paure, le mie insicurezze e a dare un senso a questo mestiere. Il regista è sempre lui – è ovvio –, lo spettacolo è suo e io lo riprendo, lo ripropongo anche recitando in due ruoli, quello del cantastorie e quello della venditrice di palloncini, uno maschile ed uno femminile. Lavorare con i bambini mi ha fatto capire molte cose. Intanto sono rimasta stupita dalla loro intelligente prontezza nel cogliere le situazioni. Quando ho chiesto che cosa insegnava questa storia hanno subito risposto che, con amore e affetto, tutto si può aggiustare. Semplice ma profondo come quella bambina che, spontaneamente, quando Lolita si presenta in scena dicendo che è ricca e ben vestita, ha detto: «Non contano i vestiti ma il cuore». Una battuta stupenda che abbiamo inserito nello spettacolo. Lavorare con i bambini è stato bellissimo; loro si sono divertiti moltissimo con l’improvvisazione e poi hanno cominciato, poco alla volta, a capire davvero il gioco del teatro: dove bisogna fissare le improvvisazioni e le parole, imparare a memoria e ripetere, ripetere. Stare accanto a loro mi ha fatto provare la gioia di trasmettere qualcosa a qualcuno, di dare quello che so a dei giovani. C’è bisogno di gente più giovane a teatro ed è a un pubblico più giovane che bisogna rivolgersi: con semplicità e amore.


CALENDARIO REPPLICHE


Repliche per le scuole (biglietto d’ingresso euro 6,00)

Venerdì 30 gennaio ore 10.30 Sabato 31 gennaio ore 10.30 Lunedì 2 febbraio ore 10.30 Martedì 3 febbraio ore 10.30

Repliche per pubblico adulto ed abbonati (biglietto d’ingresso euro 10,00)

Sabato 31 gennaio ore 21.00 Domenica 1 febbraio ore 11.30 Domenica 1 febbraio ore 18.00


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Articolo postato sul Blog di http://www.sportcinema.it in categoria: Arte e Teatro, Salerno; lì 23 gennaio 2009 by Rosaria Coppola, Salerno.



Salerno, al “Teatro Augusteo” uno spettacolo per bambini di Giorgio Strehler presenta: La Storia della Bambola Addormentataultima modifica: 2009-01-23T19:09:00+01:00da airone2124
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