Maria Pia chiede il vostro aiuto


Si prega di diffondere con urgenza il seguente testo di solidarietà, anche attraverso le redazioni giornalistiche, televisive e radiofoniche in tutta Italia. Serve un aiuto immediato per questa triste vicenda in modo da ottenere una cassa di risonanza per far conoscere a quante più persone possibili il dramma della piccola Mapi. Cerchiamo una persona nota, uno sponsor, un cantante, uno sportivo che possa offrirci la sua immagine per questa causa, possibile che non si trovi un’anima buona? Purtroppo, ancora nessuno si è fatto avanti per questo tipo di richiesta.


MARIA PIA CHIEDE IL VOSTRO AIUTO


maria_pia_lourdes2.bmp


A proposito dei malati, Giovanni Paolo II quando era in vita spesso esortava a servire i “sofferenti:” infatti la malattia, che toglie il bene della salute al singolo e pesa sulla comunità, è vissuta oggi come un traliccio per la normale vita familiare e sociale. Chi ne affetto spesso non è circondato da alcuna comprensione, neppure dalle istituzioni, che ne dovrebbero essere i primi ad essere più vicini a queste problematiche di difficile risoluzione. Il soggetto viene spedito in ospedale (quando la malattia diagnosticata rientra nel protocollo nazionale della medicina), dove sente di essere solo un numero, cui corrisponde una patologia e un letto in corsia. L’ospedale, d’altra parte, diventato ormai un “azienda sanitaria” per questioni economiche, accorcia le degenze al minimo e manda a casa persone non più in grado di essere indipendenti. A questo punto interviene il volontariato, nato per dare un supporto non solo psicologico al malato, ma anche per aiutarlo a condurre una vita quando più possibile normale. Ci sono varie associazioni come l’A.I.S.M. (che potrebbe essere il caso di Maria Pia); che è impegnata per restituire vivibilità ai malati di sclerosi multipla, l’A.I.M.A. che assiste le famiglie in cui sia un individuo affetto dal morbo di Alzheimer, l’U.T.D., che assiste i malati di AIDS, che hanno un’aspettativa di vita molto limitata e ai quali è doveroso assicurare un miglioramento della qualità di vita residua, assistendoli anche psicologicamente. Queste sono solo alcune delle associazioni a carattere internazionale, come la Croce Rossa, l’UNICEF che ha lo scopo di offrire un contributo alla salute e al benessere dell’infanzia. I volontari, soprattutto giovani, impegnano molto del loro tempo per visitare vecchi abbandonati negli ospizi, assistere bambini handicappati, servire nelle mense, operare come autisti e barellieri nelle ambulanze. Questo non impedisce loro di avere una vita piena e soddisfazioni dal punto di vista familiare e professionale. Non vale quindi a giustificare la propria pigrizia morale e sentimentale, il proprio disimpegno, il ritmo frenetico del nostro tempo, mentre in realtà si sacrificano all’egoismo i sentimenti e gli ideali che si proclamano a parole. Ma se questo da una parte ci consola, dall’altra ci rattrista, perché il dover ricorrere a dei volontari, pur sempre estranei, fa sentire che non esiste più un tessuto sociale di base più umano, in cui a dare aiuto, a fare compagnia a un malato irreversibile soprattutto se è un bambino. Ora, chiusi negli appartamenti cittadini, barricati dietro le porte blindate, abbiamo dovuto inventare nuovi contatti, nuovi rapporti di pochi volenterosi che, rompendo il muro di incomunicabilità e di diffidenza reciproca, si avvicinano a chi è solo.


maria_pia_lourdes3.bmp


A Salerno, c’è una storia triste di una famiglia, presa da condizioni di estrema necessità per curare la propria bambina, la piccola Maria Pia Lourdes, che nasce sana, allegra, e piena di vitalità con un sorriso stupendo, una luce che illumina la sua famiglia e i suoi parenti, fino al giorno in cui una banale gastroenterite cambia la sua vita. La diagnosi dichiarata dai medici che ha stravolto la vita della bambina e della sua famiglia è la seguente: Encefalo Mielite acuta disseminata. In Italia non esiste nessuna cura adatta, ma c’è una piccola speranza che la malattia possa regredire, dall’America, in Florida, dove il Dr. Louis Rodas a praticato le terapie del fondatore (Dr. Richard Neubaker, che è deceduto circa un anno fa), ha già visitato la bimba e attraverso speciali terapie e cure potrebbe lentamente aiutarla a farle recuperare le sue funzionalità perse e poter raggiungere un buon miglioramento. Per le cure da affrontare in Florida occorrono, però, migliaia di euro ed ecco allora che i familiari della bimba si sono dati da fare per poter raccogliere il denaro necessario e far conoscere questa triste realtà. Le istituzioni, come al solito, non rispondono quasi mai agli appelli urgenti, anzi la burocrazia contribuisce ad ostacolare e non velocizzare le pratiche mediche. La mamma e il papà di Maria Pia per poter ritornare negli Usa il più presto possibile per effettuare il 2° ciclo di terapia, chiedono necessariamente aiuto a tutti. Ogni bambina/no ha diritto a sorridere, a giocare ed a vivere una vita felice!!! Facciamo in modo che tutto questo possa realizzarsi, stiamo cercando uno sponsor, un cantante, uno sportivo, una persona che conti, per poter far cassa di risonanza per questa povera bimba, sperando di poter riuscire in questa ardita impresa, ma per questo scopo, tutti sono indispensabili. Per le donazioni è stato attivato un conto bancario presso l’agenzia 1 della Banca della Campania di Salerno. Coordinate bancarie: ” Donazione per Maria Pia” codice IBAN: IT 38Y 053 921 520 300 000 13 075 83 − codice SWIFT (per le donazioni dall’estero): IRPB IT 3A XXX, ed un infoline al 3201977155, per tutte le altre informazioni si può consultare il sito http://www.ilsorrisodimariapia.org/dblog/


Senza il vostro aiuto Maria Pia non potrà ritornare in Florida (Usa)



Articolo postato sul Blog di http://www.sportcinema.it in categoria: Comunicati Stampa e Notizie della Provincia di Salerno; lì 12 gennaio 2009 by alessio.101, Salerno.



Maria Pia chiede il vostro aiutoultima modifica: 2009-01-12T00:42:54+01:00da airone2124
Reposta per primo quest’articolo