(002) – I Castelli in Campania: Caserta Vecchia


I CASTELLI IN CAMPANIA: CASERTA

CASERTA VECCHIA



La città nacque in un piccolo centro medioevale, oggi chiamato Caserta Vecchia. La storia di questa antica città è parte integrante dell’antico castello che fu costruito da Pandone I il rapace, conte di Capua, la cui vedova Aloara vi trovò rifugio con il figlio per sfuggire alle angherie dei cognati. Con i longobardi e poi con i normanni il forte man mano fu trasformato fino ad assumere il sua aspetto definitivo ai tempi di Federico II: esso fu degno dell’importanza della contea e doveva quindi essere una fortificazione medioevale di un certo rilievo, anzi a parere di alcuni influì sull’architettura militare che si sviluppò maggiormente con Federico II di Svevia. Dopo la discesa dei normanni fu iniziata la costruzione di opere di notevole interesse, alcune delle quali ancora oggi possono essere per fortuna essere ancora ammirate, quantunque in uno stato precario. I normanni perfezionarono questo tipo di architettura e le opere assunsero un carattere tipico avendo il compito precipuo della difesa. Il popolo si stringeva intorno a questi luoghi fortificati, poiché castelli e torri che in tempo di pace ospitavano signori e cavalieri, pulzelle e trovatori, menestrelli e giullari, al momento del bisogno diventavano fortezze dove il castellano o il signore accoglieva il suo popolo per proteggerlo, insieme ai suoi familiari e ai suoi averi, a volte senza nemmeno richiedere l’aiuto armato del sovrano. Finché non fu inventata la polvere da sparo e le armi da fuoco, per assalire un castello gli attaccanti si fornivano di piccone, di ariete e di scale. Coloro che attaccavano un forte avevano come obbiettivo primario quello di superare le mutazioni o di abbatterle, perciò il castello aveva sempre delle mura fortificate e a volte protette con ferro, mentre dai bastioni e dalle torri gli uomini che occupavano il maniero contrattaccavano per difendersi. Le porte della città o del feudo, con relative mura, potevano venir facilmente abbattute o superate, e per evitare ciò nella parte inferiore venivano costruite scarpate chiamate «barbacane» che furono ulteriormente sviluppate dopo l’invenzione delle armi da fuoco. Con la dominazione angioina il maniero perse parte della sua importanza, ma due personaggi della storia casertana sono da ricordarsi: Corradello, nipote di Federico II, e Sigfridina, che continuando l’opera del primo, alimentò sempre l’odio contro gli angioni che avevano usurpato la loro terra. Nel 1269 il forte fu attaccato e Sigfridina incarcerata e trasferita nel castello di Trani. Ne furono poi signori Guglielmo Beaumont, Pietro de Braherio, Ranfredo Gautani, i della Ratta e gli Acquaviva che lo tennero fino al 1634; passò quindi nuovamente alla famiglia Gautani e da questa nel 1750 fu venduto a Ferdinando IV di Borbone.


Informazioni sul video allegato: Caserta Vecchia una panoramica ripresa della mia città, un ringraziamento all’autore by kristall17 dur, 2’39 del 4 Ottobre 2008.

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Di questa importantissima opera, che aveva all’epoca sei torri e si estendeva su un’aria di circa quarantotto palmi quadrati (aveva per lato 40 passi, ognuno con lunghezza di palmi 6 e 2⁄3 e la sua superficie era,. quindi, di 1600 passi quadrati ossia di palmi quadrati), non restano ora che pochi ruderi: il mastio, volgarmente chiamato la «torre», di forma cilindrica, poggiato su una base poligonale di oltre trenta metri di altezza, non presenta porte di accesso. Il complesso non fu modificato dagli aragonesi, anche se tenuto in efficienza. Alcune finestre all’interno che s’intravedono parzialmente, sono simili ad altre della stessa epoca esistenti nel paesino ed in castelli della provincia.


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© 2008 Salerno 10 Novembre 2008 racconto postato da alessio.101, ringraziamo l’editore, La Botteguccia − Napoli che ci ha concesso di trarre l’articolo dal testo di fu Vittorio Gleijeses, per tanto tutti i diritti restano riservati all’autore del testo che lo ricordiamo come giornalista e autore di molti testi storici.


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(002) – I Castelli in Campania: Caserta Vecchiaultima modifica: 2008-11-10T00:48:42+01:00da airone2124
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