Salernitana: dopo la disfatta di Grosseto tutti in ritiro

LA SALERNITANA di Mimmo SCAFURI

Salernitana: dopo la disfatta di Grosseto tutti in ritiro

Alleghiamo una sintesi della partita di sabato per l’incontro di Grosseto − Salernitana persa per 6 a 2 autore del video mykeyring. Consigli per una corretta visione dei Clip: uno dei tanti inconvenienti che incontrano gli utenti è quella di non far caricare completamente il video, ogni film viene sempre criptato con codici interni da chi lo trasmette. Il consiglio che rilascio a tutti è quello di far caricare sempre il filmato, nel riquadro in basso a sinistra potrete notare una barra colorata che avanza fino a quando non vi indica il completo caricamento dello stesso; dopo aver ultimato questa fase molto importante potete avviare il filmato e buona visone.

Il calcio è uno sport opinabile, per questo bello e di diverse interpretazioni, molte volte, però diventa materia di contendere, di aggregazione, ma spessissimo di incoerenza e scarsa deontologia professionale. Perdere 6 a 2 lascia il segno, l’onore del blasone e l’orgoglio campanilistico vengono duramente toccati, ma di qui a parlare di scarso attaccamento alla casacca sociale e mancanza di professionalità da parte dei calciatori, ci sembra un tantino eccessivo e non rende merito a calciatori che hanno potuto anche sbagliare una partita, che credevano di aver già vinto, ed etichettarli subito come brocchi. Sul 2 a 0 erano dei veri portenti, fieri combattenti che avevano messo in ginocchio la corazzata di Gustinetti, sul 3 a 2 erano già diventati dei mercenari e non degni di indossare la casacca granata. Per non parlare poi dell’allenatore, i famosi opinionisti, sempre più numerosi e variopinti, si affettano a ribadire “ l’avevo detto” oppure “questo non è un allenatore per la piazza di Salerno”, eppure sono gli stessi che dopo la vittoria di Piacenza avevano paragonato Castori al “grande condottiero Cesare”, alla faccia della coerenza giornalistica e personale. Pinna, fino ad ora grande salvatore, non solo di nome ma anche di fatto della patria, divenuto all’improvviso un portiere di stabili, Marchese non adatto alla categoria, Pestrin non in grado di fare filtro, e cosi via, la verità è che questa squadra, magari puntellata con qualche altro elemento di spessore, può salvarsi senza grandi patemi d’animo, ma comunque combattendo fino all’ultima giornata. Certo il 6 a 2 brucia maledettamente e bene ha fatto il patron Lombardi a mandare tutti in ritiro, ma di qui a demolire tutto e tutti ci sembra quantomai fuori luogo ed enormemente eccessivo, nessuno ha mai fatto voli pindarici, né tantomeno a Castori è stato chiesto di portare la squadra in serie A, ragion per cui c’è bisogno di un sano equilibrio di giudizi e di razionali approfondimenti, magari scevri di prevenzione stupida o di cercato populismo. L’umiliante sconfitta di Grosseto, semmai, va analizzata nella sua globalità, com’è possibile segnare due goals in venti minuti con una certa disinvoltura, per poi essere umiliati nel gioco e nel risultato finale? Potrebbe essere una fronda interna? Se cosi fosse, allora significherebbe che Di Napoli e compagni si sono giocate le più elementari forme di razionalità, piuttosto nel calcio può capitare una bruciante sconfitta, fa male ma può capitare, soprattutto in cadetteria. Che dovrebbero dire o fare, allora, i tifosi dell’Albinoleffe, pronosticata tra le squadre da battere, che ha beccato ben quattro reti in casa dal modesto Vicenza di Gregucci? Come minimo avrebbero dovuto mettere in piazza 15 gogne per irridere i propri beniamini, ebbene solo delusione e grande compostezza di comportamento, ogni tanto una lezione di vita farebbe bene a tutti. A proposito se si dovesse vincere sabato contro l’Ancona si parlerebbe di miracolo o di brocchi ritornati ad essere calciatori?

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