(006) – Il viaggio di Alex: Austria tra miti e leggende, la sua storia e le sue fotografie


  • LA STORIA E LE ORIGINI DELL’AUSTRIA

  • Salerno 30 settembre 2008 by alessio.101


europa_1814.bmp


Se non avessimo davanti agli occhi una serie di carte geografiche rappresentanti, l’Europa dei vari periodi della storia moderna, si vedrebbe come le guerre, le rivoluzioni, le paci e i matrimoni dinastici abbiano modificato continuamente i confini dei vari stati. Ma attraverso i confini dei vari stati e attraverso tali modificazioni non sarebbero difficile vedere quella che è la caratteristica della storia moderna: il formarsi, cioè, di stati rispondenti alle diverse nazionalità. Una carta del secolo scorso ci mostra che quasi tutte le nazioni, anche prima della guerra del 1914, avevano raggiunto lo scopo per cui avevano lottato per lunghi secoli. Solo il cuore dell’Europa era ancora formato da nazioni che non erano stati, e da stati che non erano nazioni. Ciò deve dirsi della martoriata Polonia, fino al 1918 divisa fra la Germania, la Russia e l’Austria; ciò deve dirsi dell’Impero absburgico che comprendeva parecchie nazioni diverse di origine, di costumi e di lingua. La storia dell’Impero d’Austria è in gran parte la storia delle guerre e dei trattati perciò queste diverse nazioni si unirono e si separarono le une dalle altre. Per cui non è possibile parlare della storia dell’Austria senza che prima ci si renda conto di quali paesi formassero l’Impero Austro&ndashungarico. Le principali tra le popolazioni della monarchia absburgica che l’Italia, con la memorabile vittoria di Vittorio Veneto del 1918, scrollò dalle fondamenta, erano una ventina, ognuna di loro parlava una lingua o un dialetto diversi. Quando, per ragioni politiche o d’altra natura, si trovarono riuniti i rappresentanti dei diversi paesi dell’Impero, si poteva sentir parlare lingue neolatine accanto alle lingue slave, lingue teutoniche accanto a lingue magiare. Una vera torre di Babele! L’imperatore stesso non conosceva che una piccola parte delle lingue dei suoi sudditi, e gli impiegati dello stato, se venivano trasferiti, dovevano spesso cominciare con lo studiare la lingua dei loro nuovi amministrati. Si può davvero affermare che quello stato, in cui si parlava una ventina di lingue, era un mosaico di nazioni e di genti diverse, spesso irriducibilmente divise anche da ragioni geografiche. Solo il Danubio, raccogliendo le acque di quasi tutti i paesi della monarchia, sembrava poterli unire in un vincolo comune. Forse per questo gli Austriaci erano tanto caro il loro fiume azzurro, che nel suo lungo corso dalla Foresta Nera al Mar Nero raccoglie le acque di più di quattrocento affluenti, sia che scendevano dalle cime nevose delle Alpi, sia che scorrano placidi dalla cerchia dei Carpazi.


Descrizione del video: Il placido Dan(ubio) (1) (Da Passau a Vienna), pedalando sul grande fiume da Passau a Vienna con un prologo a Monaco e un epilogo a Bratislava, autore del Clip prooooof viene presentato da http://www.sportcinema.it


L’azzurro Danubio (ma non tropppo) segnava il confine dell’Impero Romano

Il Danubio segnava l’antico confine dell’Impero Romano e lungo le sue rive si svolgevano, forte di castelli e di torri, il gran muro che per lunghi secoli salvo le civiltà Latina dalle minacce barbariche. Ancora oggi restano numerose tracce dell’antica occupazione romana e i musei delle città moderne si arricchiscono ogni anno di lapidi, statue e mille altri avanzi che ci parlano dei legionari romani vissuti diciannove o venti secoli fa nei castelli sulla riva del Danubio. Ogni anno, i contadini che hanno tagliato il frumento nelle ricche pianure a monte e a valle di Vienna, vedendo le stoppie ingiallire più presto lungo certe linee, e i dotti ci dicono che là sotto sono gli avanzi di edifici romani, specialmente degli accampamenti militari. Alcuni di tali accampamenti si trasformarono e diedero origine a città famose: la maggiore di loro è Vienna, quella che fu la fastosa metropoli del vastissimo Impero austro–ungarico e quindi, dal 1918 al 1938 e dal 1945 in poi, la gigantesca capitale di un minuscolo staterello quale è la nuova repubblica austriaca. I Romani, dunque, che diciannove secoli fa avevano piantato le loro aquile vittoriose nel territorio a sud del Danubio, non avevano spinto le loro armi oltre il fiume turchino e i soldati che facevano la guardia al confine dell’Impero Romano potevano vedere dall’altra parte del fiume stesso i barbari, che erano chiamati Quadi o Marcomanni, stabiliti sulla riva sinistra.


veduta-di-vienna.bmp


Descrizione del video: Il placido Dan(ubio) (2) (Vienna), pedalando sul grande fiume da Passau a Vienna con un prologo a Monaco e un epilogo a Bratislava, autore del Clip prooooof viene presentato da http://www.sportcinema.it


La Marca Orientale, baluardo dell’Impero contro i Barbari

Le province romane della riva destra del Danubio si chiamavano Pannonia o Norico; quelle della riva sinistra erano chiamate dai Romani Germania, nella quale generica denominazione ha già visto compresi popoli assai vari e paesi diversi. Noi conosciamo assai poco della storia di questa regione e dei suoi abitatori, ma sappiamo che quanti barbari dal Nord e dal Nord&minu;Est si riversarono sull’Europa, e specialmente sull’Italia, passarono tutti attraverso quella parte di Germania e quelle province romane che sono comprese entro i limiti geografici della moderna Austria. Alcuni di tali popoli barbari furono di passaggio, altri vi si stabilirono, come le tribù slave, i Polacchi, i Croati, i Cechi. Uno stato potente e vasto, dal Mar Nero fino all’Adriatico, avevano costituito gli Àvari che, non contenti di molestare i paesi dell’Europa centrale, minacciavano perfino l’Italia, l’impero bizantino, tutta l’Europa cristiana. Contro tali minacce si levò Carlo Magno col figlio Pipino; essi sconfissero e dispersero gli Àvari. Il grande imperatore pensò allora di porre una barriera contro altre irruzioni e formò una Marca Orientale, cioè una provincia di confine verso l’Oriente con uma parte del paese tolto agli stessi Àvari. Questa provincia si chiama ancora come la denominò Carlo Magno: &olaquo;paese dell’Est», o «dell’Austro», cioè Austria. Compito dell’Austria doveva essere quello di difendere la Germania dai barbari, e la sua storia è per molti secoli piena di guerre sostenute contro i vicini orientali, specialmente contro gli Ùngari o (Ùngheri), che tuttavia riuscirono a impadronirsene per mezzo secolo.


Descrizione del video: Il placido Dan(ubio) (3) (Da Passau a Kremesau), pedalando sul grande fiume da Passau a Vienna con un prologo a Monaco e un epilogo a Bratislava, autore del Clip prooooof viene presentato da http://www.sportcinema.it


Il ducato dei Babenberg e l’origine della dinastia degli Absburgo.

Ma pochi anni dopo che l’imperatore di Germania ebbe riconquistato la Marca all’Impero e l’ebbe data ai conti di Babenberg, che ne divennero margravi (marchesi), essa cominciò a rendersi indipendente dall’Impero ed a prosperare. Non vi è città dell’Austria, si può dire, che non ricordi, almeno nel nome di qualche via, gli antichi Babengerg: sotto di loro Vienna divenne la capitale dello stato; sotto di loro l’Austria fu eretta in ducato, e fu conquistata la Stiria. Due secoli e mezzo durò la dominazione dei Babenberg, fin quando, verso la metà del tredicesimo secolo, l’ultimo della famiglia morí combattendo contro i nemici antichi, i Magiari. L’Austria, privata dei suoi duchi, ridiventava una provincia dell’Impero, ma gli Austriaci, dopo qualche anno, scelsero a loro duca (perché marito dell’erede dei Babengerg, Margherita) il valoroso re di Boemia Ottocarro, che riuní in tal modo sotto il suo scettro, oltre al regno di Boemia, la Corinzia, la Carníola, la Moravia, l’Austria e la Stiria. Pareva che egli dovesse diventare signore di tutta la Germania, quando gli elettori dell’Impero crearono imperatore Rodolfo , un valoroso principe disceso dall’antica famiglia degli Absburgo, famiglia che prese il nome dal villaggio di Habsburg, nella Svizzera. Il nome di Rodolfo d’Absburgo è legato alle vicende della svizzera, e più propriamente dei tre antichi cantoni che primi rivendicarono la propria libertà; ma la storia ricorda soprattutto Rodolfo quale vincitore del potente Ottocarro (1278) e fondatore della dinastia austriaca degli Absburgo che dominò per più di sei secoli. Quando Rodolfo ebbe vinto il grande re ottocarro, s’impadroní dell’Austria, della Stiria e della Carníola. I suoi successori tentarono di aggiungere nuove terre a quelle ereditate. Se infatti i fieri montanari della Svizzera si sottrassero al gioco austriaco con le vittorie di Morgarten prima e di Sempach e Naepels dopo, ben più importanti successi conseguirono gli Absburgo con l’acquisto delle corone di Boemia e di Ungheria e col diritto, reso ereditario nella loro famiglia, alla corona dell’Impero.


Descrizione del video: Il placido Dan(ubio) (4) (Da Kremesau a Linz), pedalando sul grande fiume da Passau a Vienna con un prologo a Monaco e un epilogo a Bratislava, autore del Clip prooooof viene presentato da http://www.sportcinema.it


Il viaggio di Alex in Austria continua sull’articolo (007) arrivederci a tutti appassionatamente…


© 2008 Salerno 30 settembre 2008 by alessio.101


Motore di ricerca Google

Avviso ai Naviganti del Web


  • 1) Il blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

  • 2) Non sono responsabile per il contenuto di Articoli, Commenti, Recensioni inseriti da altri utenti che si assumono la piena responsabilità di ciò che inseriscono.

  • 3) Il blog non ha alcun fine di lucro e contiene Immagini, Video, Racconti e Foto prelevate dalla rete, pertanto tutti i diritti rimangono dei rispettivi autori ed editori.

  • 4) Il blog contiene links ad altri siti internet ma sono forniti solo come informazione e non pubblicità pertanto non sono in alcun modo responsabile del loro contenuto, della loro veridicità, della loro legalità e per eventuali danni provocati dalla visione di essi.

  • 5) Durante la visione dei clip assoggettati agli articoli composti vi consigliamo di far caricare completamente il video, ogni sito di appartenenza del video porta una barra colorata in basso, una volta scrollata del tutto potete vedere e rivedere il video a vostro piacimento in maniera quasi omogenia.

  • 6) Questo blog, pur trattando vari argomenti, riporta foto e articoli consigliati per tutti, tranne alcune pagine dedicate per un pubblico adulto con avvisi di uscita. Questo vuol essere un avviso a tutti i “naviganti del Web”, quindi se la pensate in modo diverso o siete soprattutto minorenni, vi invito a non oltrepassare o visionare queste pagine. Non amo trovarmi coinvolto in discussioni sterili, quindi abbiate la cortesia di cliccare sul tasto in alto a destra sulla X o pure cambiare pagina ed uscire definitivamente dal Blog di Alessio.101 Grazie


Copyright/Limitazioni ed altri avvisi sulla riproduzione degli articoli del Blog:

Questo file di dati sono proprietà di Alessio.101 ©2007⁄2008 by http://www.sportcinema.it e non può essere in alcun modo alterati od editati. Può essere riprodotto solo interamente per farlo circolare come “freeware” senza ricarichi. Tutte le riproduzioni di questo file devono contenere l’avviso del ©2007⁄2008 by http://www.sportcinema.it. Questo documento non può essere copiato assolutamente e usato per la rivendita o l’ampliamento di ogni altro prodotto senza il permesso degli autori. Questo comprende solo il contenuto scritto con l’eccezione di poche e brevi citazioni, mentre sono esclusi tutti i videoclip e le foto che sono di appartenenza dei vari autori d’appartenenza e che ringrazio infinitamente per l’uso di questi articoli, ma potranno essere subito rimossi in caso di contestazione. Questo materiale è da considerarsi unicamente per uso personale e non per essere pubblicato in altre pagine Web. Potete solo scaricare, copiare, stampare e distribuire questo materiale, così come non potete pubblicarlo in altri siti Internet. È in ogni modo possibile eseguire dei collegamenti ai messaggi di questo sito con i Link, mentre per gli odiosi Spam saranno soggetti a soppressione totale, grazie per la vostra cortese e gentile collaborazione.

(006) – Il viaggio di Alex: Austria tra miti e leggende, la sua storia e le sue fotografieultima modifica: 2008-09-30T01:38:36+02:00da airone2124
Reposta per primo quest’articolo