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COMUNICATO STAMPA
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ORLANDO, DUQUE NUOVAMENTE “RE” DELLA PIATTAFORMA DI FURORE (ITALY)
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HIGH DIVING WORLD−WIDE CHAMPIONSHIP
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Salerno 7 luglio 2008 by Mimmo Scafuri
Informazioni sul video: Furore (Sa) − Italy − Nella foto in alto, l’incantevol ponte del fiordo di Furore dove gli atleti hanno eseguito le difficili gare di qualificazione, nella seconda foto, la premiazione con tre video, del celebre ponte.
Con circa 20 punti di distacco dal secondo classificato, Orlando Duque si riconferma campione e ribadisce la sua indiscussa leadership dall’alto dei 28 metri della piattaforma di Furore. La 22esima edizione del Marmeeting, la manifestazione curata in ogni minimo dettaglio da Oreste Varese e che ogni anno porta in Italia lo spettacolo dei tuffi delle grandi altezze, è stata dunque vinta dal beniamino del pubblico di Furore: il 33enne Orlando Dunque che ha sbaragliato la concorrenza sia delle nuove leve (più agguerrite che mai) che dei veterani della competizione. 340.10: questo il totale realizzato al termine dei tre tuffi da parte del colombiano che nell’ultimo turno è riuscito a strappare alla giuria solo10 e 9. Al secondo posto una gradita sorpresa: l’ucraino Abdriy Ignatenko (vecchia conoscenza del Marmeeting) che a 43 anni suonati è riuscito ad unire classe e perfezione tecnica durante le sue tre esibizioni. Sul gradino più basso del podio è salito Artem Silchenko. In molti, alla vigilia della gara, avevano pronosticato una probabile vittoria del 24enne russo, viste le sue enormi doti tecniche, miste a quel pizzico di spavalderia che lo ha portato ad eseguire in piattaforma un tuffo mai visto prima a Furore. Il suo triplo salto mortale indietro carpiato con tre avvitamenti è stato il tuffo con in assoluto il coefficiente di difficoltà più alto (5.8). Ed alla fine il giovane Artem, nonostante qualche imperfezione soprattutto nel secondo tuffo, è stato premiato. Delusione per uno dei volti storici del Marmeeting, Sergej Zotine, rimasto fuori dal podio per meno di un punto di distacco dal terzo posto di Silchenko.
Questa la classifica finale con i relativi punteggi:
01) DUQUE Orlando 340.10 02) IGNATENKO Andriy 323.55 03) SILCHENKO Artem 319.60 04) ZOTINE Sergej 318.30 05) PAVA ORDONEZ Josè 277.65 06) DE MOND Kent 270.30 07) NAVRATIL Michal 253.20 08) OUMEDJKANE Cyrill 243.60 09) FISHER Laurent 233.50 10) KUTSENKO Gennady 232.95 11) KOHL Alan 216.85
Può essere soddisfatto l’altro colombiano in gara, Josè Eber Pava Ordonez. La prima volta per lui a Furore è coincisa con un grande traguardo, atteso che il 31enne colombiano, amante della salsa e della cerveza, si è piazzato proprio a ridosso dei cosiddetti mostri sacri. Ottime anche le prove dell’americano De Mond e del ceco Navratil, entrambi alla prima esperienza dal Fiordo della Divina: tra l’altro al diver di Washington è toccato aprire la manifestazione, essendo stato sorteggiato come primo tuffatore in gara. Non riesce, invece, la prova del francese Oumedjkane che ha perso punti nel terzo tuffo. Discreta la prova del simpaticissimo Fisher (a Furore dopo due anni di assenza) e dell’ucraino Gennady Kutsenko, fratello gemello di Sasha che l’anno scorso ottenne la medesima posizione in classifica. Ultimo posto, ma va bene così, per il lussemburghese Alan Kohl: il giovane diver infatti è riuscito a vincere quella paura che, nella passata edizione, gli impedì di lanciarsi dalla piattaforma e magari nella 23esima edizione del Marmeeting saprà regalare nuove emozioni. Non ha preso parte alla gara il russo, naturalizzato italiano Slava Polyeshchuk, fermato da un infortunio rimediato qualche settimana fa a Bled in Slovenia.
Cala dunque il sipario sulla 22esima edizione del Marmeeting, il campionato mondiale di tuffi dalle grandi altezze, unico in Italia. Lo sguardo è già rivolto al futuro: sono tante le idee che vorrebbero comporre l’edizione numero 23. Si parte però dal grande successo ottenuto da questa edizione dove il livello tecnico dei divers è stato nettamente superiore rispetto alle competizioni precedenti. Uno special thanks alla Candufall Productions, vale a dire la casa di produzione americana che ha portato a Furore una troupe di professionisti, capitanati dallo stuntman Andy Dylan (figliuol prodigo di un altro amico sempreverde del Marmeeting, Bob Brown) per filmare l’evento e realizzare un documentario sui tuffi dalle grandi altezze. Un esperimento portato già brillantemente a termine l’anno scorso: nel prossimo mese di agosto, infatti, la Candufall Productions distribuirà il video ai canali tv americani e la magia di Furore arriverà nelle case di ben 60 milioni di persone.
© 2008 Salerno 7 luglio 2008 by Mimmo Scafuri
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