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Benvenuti al Sud

Alberto è un mite responsabile delle poste della bassa Brianza a un passo dal tanto sospirato trasferimento nel centro di Milano. Quando gli comunicano che la promessa rilocazione gli è stata revocata per dare precedenza a un collega disabile, Alberto, per non deludere le speranze della moglie e del figlio, decide di fingersi a sua volta disabile. Durante la visita di controllo, commette però un’imprudenza e, come punizione, gli viene imposto un trasferimento in Campania, in un piccolo paese del Cilento. Per un lombardo abitudinario e pieno di preconcetti sul Sud Italia come lui, la prospettiva di vivere almeno due anni in quei luoghi rappresenta un incubo, cui si prepara con un nuovo guardaroba di vestiti leggeri e giubbotto antiproiettile. Fra l’esagono francese e lo stivale italiano, la cartina socio-culturale del pregiudizio appare specularmente rovesciata. In Francia la commedia popolare brama il sole del Mediterraneo e le palme della Costa Azzurra, mentre teme il freddo della Manica e i cieli grigi delle regioni del Nord; in Italia il sogno dell’uomo padano vive all’ombra della Madunina di Milano e rivolge tutte le possibili stigmatizzazioni verso il Sud pigro e parassitario. Da Giù al Nord a Benvenuti al Sud, l’attraversamento delle Alpi dell’“opera buffa” di Dany Boon ristabilisce una connessione fra discesa geografica e declino civile mediante lo stesso percorso bonario e leggero di sovvertimento dello stereotipo. Il film si presenta infatti come un vero e proprio remake nel senso americano del termine: una replica puntuale degli snodi narrativi e delle principali gag dell’originale francese, adattata al linguaggio partenopeo e allo scontro con la cultura meneghina. Nella “traduzione” va persa molta della comicità surreale e strampalata della mimica e delle boutade di Dany Boon e Kad Merad, a favore di tempi comici più in linea con l’impostazione cabarettistica di Claudio Bisio e Alessandro Siani. L’adattamento scritto da Massimo Gaudioso ricalca e parafrasa laddove serve, lisciando e addolcendo l’eccessivo schematismo della sceneggiatura originale soprattutto nei rapporti fra i vari personaggi. Per il resto, lo sceneggiatore di Gomorra si limita a convertire i vari elementi che caratterizzavano il Nord-Pas de Calais nel loro diretto corrispettivo cilentano (i formaggi puzzolenti diventano mozzarelle di bufala, i distillati alcolici e le birre corpose diventano caffè e limoncelli, mentre la tradizione dei carillon delle torri campanarie si converte nella pirotecnica barocca del folklore campano) e ad aggiungere qualche lieve elemento caricaturale sul razzismo leghista o di autoironia in merito allo stesso film di Garrone. Da parte sua, Luca Miniero aggiunge alla messa in scena piuttosto basica di Dany Boon un certo virtuosismo tecnico e uno spettro di colori più ampio e caldo, in linea con le tonalità della costa cilentana. In definitiva, laddove ognuno – protagonisti, comprimari, caratteristi e autori – gioca il proprio ruolo a dovere e gestisce senza falli né malizia il gioco leggero della commedia, resta un dato non troppo confortante: il fatto che anche le idee, per ridicolizzare affettuosamente il nostro piccolo paese, abbiamo bisogno di importarle dall’estero.

© Edoardo Begattini per myMovies

 



Trailer



© FilmlsNow2


Scritti dal pubblico


Dopo il clamoroso successo del film francese del 2008 Giù al Nord,ecco arrivare il remake italiano diretto da Luca Miniero. La storia è dunque simile all’originale,un responsabile dell’ufficio postale in Brianza si finge disabile per ottenere il trasferimento a Milano ma,viene scoperto e spedito nel profondo sud,in un paesino della Campania.Alberto (Claudio Bisio) dunque dovrà fare i conti con una realtà del tutto nuova che ha sempre snobbato data la sua mentalità chiusa da uomo del Nord, lasciando la moglie Silvia(Angela Finocchiaro) di mentalità tale e quale a lui a casa con il figlio.Qui verrà accolto da Mattia (Alessandro Siani) suo impiegato alle poste che, insieme agli amici e la bella Maria (Valentina Lodovini), anche loro dipendenti alle poste,gli mostreranno lo stile di vita del posto.Così Alberto pian piano,vedrà che gli stereotipi che si era fatto sul Sud e quella gente erano diversi da come se li era immaginati ed inizia ad apprezzare il luogo in cui si trova.I problemi però non finisco perchè nel frattempo perchè Alberto dovrà vedersela con la moglie che, ha riempito di bugie su come si trovasse realmente in quel posto tanto da farla partire per vedere la situazione del povero marito.Una commedia molto divertente che non annoia mai e regala al pubblico diverse scene che sicuramente diventeranno cult. Tutto il cast rende il film ancora più simpatico e la coppia Bisio-Siani funziona alla grande.Da notare il piccolo cameo di Dany Boon (protagonista di Giù al Nord) nel film durante una scena all’ufficio postale.Preparatevi quindi per rilassarvi un paio d’ore con questa bella commedia che porta anche un messaggio molto chiaro e… Benvenuti al Sud!!!

© mystyle.asso88



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Inglese:

Alberto is a mild responsible for the low Brianza put a step away from long-desired move to the center of Milan. When shall the promise that the relocation was withdrawn to give precedence to a disabled colleague, Alberto, not to disappoint the hopes of his wife and son, decides to pretend to be disabled in turn. During the visit, however, commits an imprudence, and, as punishment, he was given a transfer in Campania, in the small town of Cilento. Lombard for a routine full of preconceptions about the South of Italy as he did, the prospect of living at least two years in those places is a nightmare, which is prepared with a new wardrobe of clothes and light armor. Among the hexagon French and Italian boot, the socio-cultural map of the injury appears mirror reversed. In France, the popular comedy craving the Mediterranean sun and palm trees of the Riviera, but not against the cold gray skies of the English Channel and northern regions, the Po valley in Italy’s dream of man living in the shadow of addresses in Milan and all Madunina the possible stigma towards the South lazy and parasitic. Down From the North to the South Welcome, the crossing of the ‘opera buffa’ Dany Boon re-establishes a connection between geographical and fall down the same path through civil and good-natured slight subversion of the stereotype . The film presents itself as a remake in the American sense of the term: a precise replica of the joints of the main narrative and gags of the original French, adapted to the language of Naples and the clash with the Milanese culture. In the “translation” is lost much of the surreal and outlandish comedy and mime joke Dany Boon, Kad Merad, in favor of comic timing more in line with the approach of cabaret Claudio Bisio and Alessandro Siani. Adaptation written by Massimo Gaudioso follows paraphrases and where needed, smoothing and softening the excessively schematic of the original script, especially in relationships between the characters. For the rest, the writer of Gomorra simply convert the various elements that characterized the Nord-Pas de Calais in their direct payment Cilento (become smelly cheese buffalo mozzarella, as distilled spirits and beers become full-bodied coffee and limoncello, and the tradition of the carillon bell towers is converted into the baroque pyrotechnics of folklore field) and add some slight element of caricature about racism or the League of irony about the same film Garrone. For its part, Luca Miniero adds to the staging rather basic Dany Boon a technical virtuosity and a broader spectrum of colors and warm, in keeping with the tone of the Cilento coast. In the end, where everyone – players, actors, characters and authors – play their role properly and runs without malice or foul play of light comedy, is a given not too comforting: the fact that the ideas, to ridicule affectionately our small country, we need to import them from abroad.



© televisionenet



Film: Benvenuti al Sud


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© pakitastro


Articolo postato da Alessio.101 sul blog di sportcinema.it nella categoria Cinema di Film e Film: Benvenuti al Sud, Salerno lì 20 dicembre, Salerno (Italy) – http://www.sportcinema.it


(F&FCom_001) – Seo Tag Title – Quando vieni al Sud piangi due volte, sia quando arrivi, sia quando te ne vai – Benvenuti al Sudultima modifica: 2010-12-20T19:59:00+01:00da airone2124
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