I soggetti affetti da diabete mellito presentano, secondo recenti studi, maggiore rischio di sviluppare un glaucoma cronico – Ne parliamo con il dottor Salvatore Troisi, specialista oftalmologo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno


I soggetti affetti da diabete mellito presentano, secondo recenti studi, maggiore rischio di sviluppare un glaucoma cronico – Ne parliamo con il dottor Salvatore Troisi, specialista oftalmologo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno


Informazioni sul video: Che cos’è il Glaucoma , È spiegato il glaucoma con termini semplici e chiari, autore del montaggio video sulla piattaforma di YouTube.com by staffoculista dur. min. 2:16 del 3 maggio 2007.


Dottor Troisi, cosa si intende per glaucoma?

“Il glaucoma è una patologia oculare grave e invalidante che colpisce circa il 2% della popolazione e consiste nel danno della testa del nervo ottico determinato da un aumento della pressione endoculare. Le lesioni delle fibre nervose provocano a loro volta un progressivo ed irreversibile restringimento del campo visivo, cioè dello spazio percepito intorno ad un punto fissato”

Quali sono i sintomi della malattia?

“Il decorso delle forme croniche, almeno nelle prime fasi, può essere asintomatico, per cui il glaucoma tende a manifestarsi quando la riduzione del campo visivo è ormai avanzata o in seguito a sintomi irritativi dovuti ad un eccessivo rialzo del tono oculare. In particolare la malattia determina una progressiva riduzione del campo visivo, a partire dalle aree più periferiche, con conseguente difficoltà negli spostamenti e nella guida; con l’avanzare della patologia anche la lettura e le comuni attività sono compromesse, fino alla completa perdita della percezione visiva. Nei casi in cui si verifica un aumento improvviso e marcato della pressione endoculare compare dolore, arrossamento, visione di aloni colorati intorno alle sorgenti luminose ed offuscamento visivo.”


Informazioni sulla foto: Diapositiva 1

glaucoma_1.bmp


Come è possibile effettuare una diagnosi precoce?

“La misurazione dei valori della pressione oculare e l’osservazione di una escavazione del disco ottico nel corso di una visita di routine consentono di sospettare la presenza della malattia, che viene confermata mediante l’esame computerizzato del campo visivo ed altre indagini. “

Quali sono i soggetti più colpiti?

“La malattia, che rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo, ha una incidenza crescente con l’età, fino a colpire il 10% delle persone al di sopra dei settantacinque anni. È stata dimostrata una familiarità, per cui i parenti diretti di pazienti affetti da glaucoma presentano un rischio maggiore di sviluppare la patologia. Bisogna considerare ancora che alcuni farmaci, quali i cortisonici, antidepressivi e preparati ormonali, assunti per lunghi periodi, possono determinare un aumento della pressione endoculare. Il diabete ed altre malattie che influiscono sulle condizioni circolatorie rendono invece il nervo ottico maggiormente suscettibile alle lesioni glaucomatose dovute all’effetto della pressione endoculare.”

Il glaucoma può quindi svilupparsi con maggiore frequenza nei soggetti diabetici?

“Un recente studio condotto in India al Mahatma Gandhi Institute su oltre diecimila pazienti mostra che la prevalenza del glaucoma ad angolo aperto nei soggetti affetti da diabete è addirittura sei volte superiore rispetto alla popolazione generale. Inoltre, i valori medi della pressione oculare nei soggetti diabetici in cui è stata riscontrata la presenza del glaucoma sono risultati sensibilmente inferiori rispetto a quelli rilevati negli altri pazienti affetti dalla malattia.”


Informazioni sulla foto: Diapositiva 2

glaucoma_2.bmp


Quali sono le ricadute pratiche di queste ricerche?

“In pratica, nei diabetici è possibile lo sviluppo di lesioni del nervo ottico anche con valori della pressione oculare apparentemente normali o solo lievemente alterati, per cui è probabile che molti di questi pazienti sfuggono ad una corretta diagnosi. I risultati dello studio richiamano pertanto ad una particolare attenzione nella ricerca di una eventuale malattia glaucomatosa nei soggetti affetti da diabete mellito, essendo la semplice misurazione della pressione oculare non sufficientemente indicativa della patologia. Si deduce, ancora, che nei soggetti in cui risultano associate le due patologie la terapia deve essere più incisiva, al fine di riportare i livelli di pressione endoculare entro limiti più bassi rispetto a quelli considerati ottimali per gli altri pazienti affetti da glaucoma.”

Eccoci giunti alle possibili soluzioni. Come può essere curato il glaucoma?

“La terapia si basa sulla instillazione continuativa di appositi colliri ed è volta ad evitare la progressione del danno del nervo ottico ed il conseguente peggioramento del campo visivo. Attualmente esistono diverse classi di farmaci utilizzabili sotto forma di gocce o gel efficaci nel mantenere sotto controllo i valori della pressione endoculare. Chiaramente il trattamento è tanto più efficace quanto più precoce è la diagnosi, prima che si siano sviluppate lesioni rilevanti delle fibre del nervo ottico. Nei casi resistenti ai medicinali si rende necessario il ricorso a trattamenti laser o chirurgici. Inoltre è opportuno agire sulle condizioni circolatorie e sul trofismo delle fibre nervose per renderle meno esposte agli effetti della pressione intraoculare.”


Informazioni sul video: Che cos’è il Glaucoma , intervento chirurgico di trabeculectomia, autore del montaggio video sulla piattaforma di YouTube.com by staffoculista dur. min. 5:42 del 9 maggio 2007.


Dr. Troisi, vi ringraziamo per averci dato esaurienti risposte su questa malattia dell’apparato dell’occhio, e arrivederci a presto per un’altra intervista, moderatore c/o sportcinema.it by Roberto Sarlo, Salerno.


Articolo postato sul blog di sportcinema.it da alessio.101, nella Categoria: Notiziari Medici e Medicina Alternativa, i filmati sono stati concessi dai canali della rete web, Salerno, 5 maggio 2009. http://www.sportcinema.it


I soggetti affetti da diabete mellito presentano, secondo recenti studi, maggiore rischio di sviluppare un glaucoma cronico – Ne parliamo con il dottor Salvatore Troisi, specialista oftalmologo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salernoultima modifica: 2009-05-05T01:13:55+02:00da airone2124
Reposta per primo quest’articolo