L’Aids, è la peste del XX secolo, nella mente dell’uomo rimane l’incubo delle epidemie che sembrava ormai sconfitta, in Africa è emergenza


L’Aids, è la peste del XX secolo,Nella mente dell’uomo rimane l’incubo delle epidemie che sembrava ormai sconfitta, in Africa è emergenza


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Mentre elaboro quest’articolo che verrà pubblicato stanotte sul blog di www.sportcinema.it, in Africa ed in altre nazioni, centinaia di uomini, donne e bambini muoiono per la povertà, miseria e l’ignoranza che questa malattia, l’AIDS, un virus che regna sovrana, pensate e riflettete carissimi amici miei! Impegnatevi tutti per fare ogni tanto un po’ di beneficenza, una piccola donazione, rinunciare ogni tanto all’equivalente di un pacchetto di sigarette al mese, sono pochissimi euro che sono sufficienti per dare una piccola speranza alla ricerca scientifica; trovare un rimedio a questi poveri malati, bambini di ogni ordine e grado orfani dei loro genitori e abbandonati a loro stessi destini; con TELETHON si può aiutarli e fare tanto, anzi moltissimo, quindi aiutamoli! Senza tanti pregiudizi.


Informazioni sul video: Aids caso o colpa? , alla ricerca delle origini dell’Aids: un documentario teatrale sulla teoria della diffusione della peste del secolo. Di Christian Biasco. Realizzazione del Clip by Affaritaliani.it del 30 aprile 2007 dur. min. 1:18.


Nel corso della storia si sono verificate tante gravi epidemie, che hanno seminato dolore e morte fra gli uomini. I nomi delle diverse malattie che periodicamente hanno afflitto il genere umano, provocando milioni di vittime – mi riferisco, ad esempio, alla peste, al vaiolo, al colera, al tifo – appaiano nelle varie cronache accompagnati da un sentimento misto di terrore e superstizione. Queste epidemie costituiscono uno dei più gravi flagelli che potessero affliggere l’umanità insieme alle carestie, ai disastri naturali come terremoti ed eruzioni, e a quelli provocati dall’uomo come la guerra. Per secoli gli uomini sono stati più meno impotenti davanti al loro diffondersi e, in certi casi, questi flagelli hanno influito nel corso della storia. Con il progresso, però, i continui miglioramenti delle condizioni economiche e igieniche, insieme alle scoperte della scienza e della medicina, hanno fortemente contribuito a far scomparire, o a limitare al massimo, gli effetti devastanti delle gravi malattie infettive. Negli Stati occidentali, nella seconda metà di questo secolo, si ritenevano ormai scomparse, non solo le epidemie, ma pure i singoli casi di tali malattie. L’uomo occidentale aveva tirato un sospiro di sollievo: la paura del contagio epidemico era quasi del tutto scomparsa, si era vinta una delle più grosse battaglie che il genere umano si fosse trovato a combattere. Tutto questo fino agli inizi degli anni ’80, quando nel mondo ha fatto la sua inaspettata comparsa una nuova terribile, spietata malattia di cui non si sapeva nulla sino ad allora: AIDS.


Informazioni sul video: un angelo per i bambini malati di Aids , un grande ministerio per un grande uomo, Giovanni Contarin ,missionario Camilliano in Thailandia, cura a ama i bambini malati di aids… buona visione, Hengel. Realizzazione del Clip by roshengel del 19 febbraio 2008 dur. min. 3:31.


AIDS è l’abbreviazione di Acquired immunodeciciency syndrome, che significa per i non addetti ai lavori scientifici sindrome di immunodeficienza acquisita. Questa malattia si manifesta con un insieme di sintomi che rivelano la mancanza di difese immunitarie dell’organismo contro le aggressioni di ogni tipo di virus. Ciò significa che l’organismo è vulnerabile all’attacco di qualsiasi malattia, che non ha la capacità di respingere quegli attacchi, è che persino una semplice influenza può complicarsi e avere un esito mortale. L’organismo, assalito da questo virus battezzato HIV (Human Immunodeficiency Virus), diventa dunque assolutamente indifeso. Per queste sue caratteristiche, per il modo in cui essa può contagiare, e per il fatto che non si prevede di trovare un vaccino in poco tempo, questa malattia è stata da molti definita la «peste del Duemila», poiché ha fatto rivivere all’uomo occidentale quell’incubo dell’epidemia che riteneva di avere ormai definitamene sconfitto.

L’AIDS è dunque una malattia infettiva, il cui contagio avviene, quando il virus riesce ad arrivare nel sangue. Questo significa che esso si trasmette solo in determinate situazioni e in modi abbastanza prevedibili: ad esempio con l’uso di siringhe, o di strumenti chirurgici contaminati da sangue infetto; oppure attraverso rapporti sessuali con persone già colpite dal virus e, ancora, mediante trasfusioni di sangue e suoi derivati e, in gravidanza, nel rapporto intimo fra madre malata e feto. Il periodo d’incubazione della malattia è abbastanza variabile, può durare anche anni, per questi molti soggetti, contagiati dal virus, non ne mostrano i sintomi evidenti, ma sono in ogni modo portatori della malattia. Essi sono chiamati «sieropositivi» e, se hanno la fortuna che il virus non si sviluppi rapidamente, possono condurre una vita normale anche per molto tempo. È certo, comunque, che l’AIDS non si trasmette per vie aeree; quindi i malati, anche in stato avanzato, o i sieropositivi, possono condurre una vita normale, vivere in altre parole in casa, andare a scuola e a lavoro, prendendo naturalmente le dovute precauzioni ed evitando quei tipi di «contatto» che potrebbero trasmettere l’infezione. È molto importante sottolineare questo aspetto, in quanto la scoperta di questa nuova malattia, per l’alone di mistero nel quale era avvolta, fu accompagnata da reazioni di panico, che hanno prodotto un atteggiamento discriminante nei confronti dei sieropositivi e, di conseguenza, il loro isolamento. Tali atteggiamenti oggi non sono più comprensibili, in quanto, sono state finalmente accertate le caratteristiche dell’AIDS; è, dunque, possibile ora assumere un atteggiamento più sereno, una posizione di maggior tranquillità dinanzi a tale fenomeno. Il pericolo più grande è rappresentato, oggi, dalla disinformazione, che ha già causato molti danni, talvolta peggiori della stessa malattia, e che, se non combattuta, potrebbe continuare a causarne (oggi in Africa siamo al collasso totale e non si riesce ad arginare il virus se non intervengono gli scienziati di tutte le popolazioni, e stesso noi siamo in pericolo se non s’interviene energicamente con decisione su questi popoli).


Informazioni sul video: Il sorriso dei bimbi malati , raccolta di foto e immagini di bambini malati di cancro e che soffrono per malattie e le ostilità nel mondo Realizzazione del Clip by hengel0 del 11 gennaio 2008 dur. min. 4:57.


Quando la malattia ha cominciato a diffondersi molto, si è discusso, spesso a sproposito, delle cosiddette «categorie a rischio». L’affermazione, da parte degli scienziati, che i sieropositivi fossero per la maggior parte omosessuali, contribuì, in un primo momento, ad aumentare i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti di queste persone. Negli Stati Uniti in particolare, dove più forti e organizzate sono le comunità omosessuali, vi furono dibattiti e manifestazioni a catena; ci si interrogò sui comportamenti e sui provvedimenti da adottare per cercare di arginare il fenomeno. Tutto ciò sollevò forti ondate di polemiche e atteggiamenti assolutamente irrazionali e anacronistici: così come nel Seicento ci fu chi addossò alla figura dell’untore la responsabilità della peste, l’identificazione dell’ AIDS con gli omosessuali ha generato, nei cosiddetti puritani, nei conservatori, la convinzione che si tratti di una «punizione divina» che colpisce solo le persone con una vita sessuale diversa.

Le ulteriori ricerche e lo sviluppo della malattia hanno naturalmente smentito queste grossolane interpretazioni. Una seconda «categoria a rischio» fu ben presto identificata dai ricercatori nei tossicodipendenti, le cui abitudine scarsamente igieniche nei riguardi delle siringhe sono ben note. In seguito si è scoperto che anche persone rigorosamente eterosessuali risultavano contagiate e, perfino, neonati con pochi giorni di vita. Le cause e la sintomatologia furono dunque in breve chiarite, allontanando dalla malattia, com’era naturale, qualsiasi motivazione di carattere trascendente. Ciò dimostra quando sia ancora labile, in piena era tecnologica e industriale, la ragione dell’uomo, almeno a livello d’opinione comune, e come egli sia sempre pronto a spiegare ciò che non riesce a capire egli sia sempre pronto a spiegare ciò che non riesce a capire attribuendone la responsabilità a fenomeni irrazionali. Con il progredire delle scoperte e delle certezze intorno alla malattia, gli atteggiamenti d’intolleranza si sono andati attenuando, e il malato di AIDS viene a collocarsi circa allo stesso livello di coloro che sono affetti da tumore, da cancro o da qualunque altra malattia della quale non si conosce cura.


Attenzione:, il video potrebbe contenere immagini ritenute offensive o inadatte per la sensibilità trattati su alcuni argomenti allegati nell’articolo. Se decidi di continuare nella visione sei invitato a cliccare sul pulsante Prosegui, oppure su Esci per ritornare alla home page del sito.


Informazioni sul video: Loves Stories , ragazzi e ragazze, siate prudenti nei rapporti intimi e fate attenzione alle trasmissioni del virus dell’AIDS. Avvolte si può essere contagiati da portatori sani, quindi divertitevi, ma fate sempre attenzione. Realizzazione del Clip by angelbluery del 11 ottobre 2007 dur. min. 2:24.


La situazione della malattia resta in ogni modo grave. Il morbo si è diffuso in modo preoccupante in tutto il mondo: si calcola che siano tredici o quindici milioni oggi le persone infette dal virus HIV e, nel Duemilaotto, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevede che esse possano essere 50 milioni. È una cifra impressionante che, purtroppo, appare verosimile. Nonostante i miliardi spesi nella ricerca, infatti, non esistono ancora alcun tipo di vaccino o una valida terapia per debellare il virus. Uno degli ostacoli principali è rappresentato dalla capacità del virus di trasformarsi, di mutare in poco tempo certe sue caratteristiche e di svilupparne di nuove, un po’ quello che accade nel caso dei ratticidi, contro di cui i topi in breve tempo riescono a sviluppare anticorpi. Allo stato attuale, perciò, l’unico farmaco di una qualche utilità è l’Aziodothimidina che non cura l’AIDS (che resta sottinteso questo concetto), ma riesce a prolungare la sopravvivenza dei malati; tuttavia è costosissimo e molto tossico.

Il soggetto che può trasmettere l’infezione spesso non, presenta alcun segno evidente e distintivo che può aiutare ad individuarlo e ciò ha generato panico. L’AIDS, in quanto si trasmette anche per via genitale, ha avuto un’influenza molto forte sulle abitudini sessuali della gente; il problema, sia che si tratti di un incontro d’amore sia di un «rapporto» d’altra natura, non è eludibile. Bisogna affrontarlo con coscienza e serenità, senza nascondersi dietro falsi moralismi o anacronistici pregiudizi, adottando l’unico rimedio possibile, la prevenzione che, nella fattispecie sessuale, ha un solo nome: profilattico. Sono finiti i tempi in cui s’inneggiava alla«libertà sessuale»: oggi, infatti, si è diffuso a causa della malattia un comportamento sessuale più rigido e attento: si evitano incontri con sconosciuti; si tende a non cambiare con frequenza partner; e, come già detto, si cerca con massicce campagne pubblicitarie di indurre le persone a fare uso del profilattico che, al momento, è l’unico mezzo che impedisce il contagio.

La prevenzione è dunque l’unica difesa reale; essa deve realizzarsi attraverso una capillare campagna d’informazione e educazione sanitaria ad ogni livello, anche, e soprattutto, nelle scuole. Una corretta informazione contribuirà. Inoltre, all’assunzione di comportamenti più corretti anche rispetto all’ammalato. Egli non deve essere emarginato, ma semplicemente, deve essere trattato con le dovute e corrette precauzioni, pena l’aumento del suo senso di depressione e d’isolamento fisico e sociale che potrebbero spingerlo a nascondere il male, e ciò davvero comporterebbe un rischio di diffusione maggiore. La sfida contro l’AIDS chiama in causa tutta la società; bisogna imparare a convivere con questa malattia, finché non sarà debellata, liberandoci di paure assurde e di ridicoli pregiudizi.


Traslators in English


L’Aids is the Plague of the Twentieth Century, the Human Mind Remains the Specter of Epidemics that Seemed to become lost in Africa is an Emergency


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In developing this article to be published on the blog tonight www.sportcinema.it, Africa and other nations, hundreds of men, women and children die of poverty, misery and ignorance that this disease, AIDS, a virus that is everywhere, and you think my dear friends! Strive to make all occasionally somewhat ‘charities, a small donation, every now and give up the equivalent of a pack of cigarettes per month, very few euros that are sufficient to give a little hope to scientific research, find a remedy to these poor sick people, children of every level of their parents, orphans and abandoned to their own destinies, with TELETHON can help them and do much, much rather, then aiutamoli! Without so many prejudices.

Throughout history there have been many severe outbreaks, which have sown suffering and death among men. The names of the various diseases that have periodically plagued the human race, causing millions of victims – I mean, for example, plague, smallpox, the cholera, typhus to – appear in different stories together with a mixed feeling of fear and superstition. These epidemics are one of the most serious scourges that could afflict humanity with the famine, natural disasters like earthquakes and eruptions, and those caused by the war. For centuries, men were more or less powerless in front of their spread and, in some cases, these pests have affected the course of history. With progress, however, continued improvements in economic conditions and hygiene, together with the discoveries of science and medicine, have greatly helped to eliminate or to limit the devastating effects of serious infectious diseases. In the West, in the second half of this century, were thought to have disappeared by now, not only epidemics but also individual cases of these diseases. The Western man had pulled a sigh of relief as the fear of contagion epidemic was almost entirely disappeared, he had won one of the biggest battles that humankind had found a fight. All this until the beginning of the 80s, when the world has made its unexpected appearance a terrible, merciless disease that no one knew anything until then: AIDS.

AIDS is the acronym for Acquired immunodeciciency syndrome, which means for those not involved in scientific work acquired immunodeficiency syndrome. This disease manifests itself with a set of symptoms that reveal the lack of immune defenses against the aggression of all types of viruses. This means that the body is vulnerable to any disease which has no capacity to reject those attacks, is that even a simple and complicated influence may have a fatal outcome. The body, attacked by this virus called HIV (Human Immunodeficiency Virus), becomes totally unprotected. For these characteristics, the way in which it can infect, and the fact that it is not expected to find a vaccine in a short time, this disease has been called by many the “plague of Two thousand,” because it has revived all ‘ Western man who quell’incubo epidemic believed to have been defeated definitamene.


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AIDS is an infectious disease, whose infection occurs when the virus manages to get in your blood. This means that it is transmitted only in certain situations and in ways quite predictable: for example with the use of syringes or surgical instruments contaminated with infected blood, or through sex with people already affected by the virus and, again, through transfusions of blood and its derivatives and, in pregnancy, in the intimate relationship between mother and fetus ill. The incubation period of the disease is quite variable, it can last years, for many of these subjects, infected with the virus, it does not show obvious symptoms, but they are in any way carriers of the disease. They are called “HIV positive” and, if they have the luck that the virus is not developing rapidly, can lead a normal life for a long time. It is certain, however, that AIDS is not transmitted through the airways, so the sick, even in advanced, or HIV positive, can lead a normal life, in other words to live at home, at school and at work, taking the course necessary precautions and avoid those types of “contact” that could transmit the disease. It is very important to emphasize this aspect, since the discovery of this new disease, for the aura of mystery in which it was wrapped, was accompanied by panic reactions, which resulted in a discriminatory attitude towards HIV positive and, consequently, the their isolation. Such attitudes are no longer understandable, since, were finally established the characteristics of AIDS, and is, therefore, can now take a more serene, a place of greater calm before this phenomenon. The greatest danger is represented today by the misinformation that has already caused much damage, sometimes the worst of the same disease and that, if not combated, it could continue to cause them (in Africa today we are at total collapse and you can not curb the virus if not involved scientists from all populations, and that we are in danger if you do not operate strongly with the decision on these peoples).

When the disease began to spread, it was discussed, often inappropriately, the so–called ‘risk groups’. The statement by the scientists that were seropositive for most homosexuals, helped at first, increase prejudice and discrimination against these people. In the United States in particular, where the strongest and are the organized gay community, there were discussions and demonstrations in the chain, we questioned the attitudes and on measures to try to stem the flow. All this raised strong waves of controversy and attitudes absolutely irrational and anachronistic: as in the seventeenth century there was the figure who took the responsibility dell’untore fever, identification of ‘homosexuals with AIDS has generated, in the so–called puritans, the Conservatives the conviction that it is a ‘divine punishment’ that only affects people with different sexual life.

Further research and development of the disease course have denied these interpretations coarse. A second “risk group” was soon identified by researchers in the drug addicts, whose hygiene habits poorly in respect of syringes are well known. Later it was discovered that people were infected strictly heterosexual and even babies with few days of life. The causes and the symptoms were so clear in short, away from the disease, as was natural, any justification of the transcendent character. This shows when it is still weak, at the height of industrial and technological era, the reason of man, at least at the level of common opinion, and as he is always ready to explain what she can not understand he is always ready to explain what fails to understand assigning liability to irrational phenomena. With the further development of discoveries and certainties about the disease, the attitudes of intolerance have been diminishing, and the AIDS patient is about to take place at the same level as those who are suffering from cancer, from cancer or any other disease which no cure is known.


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The disease situation remains serious in any way. The disease has spread alarmingly throughout the world: it is estimated that thirteen or fifteen million people now infected with the HIV virus and, in Duemilaotto, WHO (World Health Organization) states that they may be 50 million. It is an impressive figure that, unfortunately, it seems plausible. Despite the billions spent in research, in fact, there are still no vaccine or effective therapy to eradicate the virus. One of the main obstacles is the ability of the virus to transform itself, to mutate in a short time some of its characteristics and develop new ones, some ‘what happens in the case of ratticidi, against which the mice in a short time can develop antibodies. At present, therefore, the only drug of some utility is the ‘Aziodothimidina that does not cure AIDS (which is still understood the concept), but can prolong the survival of patients but is expensive and very toxic.

The person who can transmit the disease often has no clear and distinctive sign which may help to locate and this has led to panic. L’AIDS, as it is transmitted by genital also had very strong influence on the sexual habits of the people, the problem, whether it’s an encounter of love is a’ report ‘on the other kind, is not avoidable. We need to deal with consciousness and serenity, without hiding behind false or moralisms anachronistic prejudices, taking the only possible remedy, prevention which, in this case sexual, has only one name: prophylactic. Gone are the days when s’inneggiava the ‘sexual freedom’: today, has become a cause of illness behavior and sexual drive more carefully: you avoid encounters with strangers, you tend not to change partners frequently, and , as already said, you try with massive advertising campaigns to induce people to make use of the condom which, at present, is the only way to prevent infection.

Prevention is therefore the only real defense, it must be done through an extensive information campaign and health education at every level, even and especially in schools. Correct information will help. Furthermore, recruitment of a more correct even than all’ammalato. He should not be marginalized, but simply must be treated with due and proper precautions, otherwise the increase of his sense of depression ed’isolamento physical and social environment that could push it to hide the evil, and this really entail a risk of spreading major. The challenge of AIDS calls into question the whole society, we must learn to live with this disease, until it is eradicated, freeing fears of absurd and ridiculous prejudices.


Consigli per una corretta visione dei Clip: alcuni inconvenienti che gli utenti possono incontrare nel vedere i filmati è quello di non far caricare completamente il videclip, ogni film viene sempre criptato con codici interni da chi lo trasmette. Il consiglio che rilascio a tutti è quello di far sempre caricare il filmato, nel riquadro in basso a sinistra si può notare una barra colorata che avanza fino a quando non vi indicherà il completo caricamento dello stesso; dopo aver ultimato questa procedura molto importante potete avviare il filmato e buona visone a tutti.


Articolo postato sul Blog di alessio.101 nella categoria “Notiziari Medici e Medicina Alternativa”. Gli argomenti descritti sono state tratte da fonti di medicina, i video e le fotografie sono state tratte dalla rete web, Salerno, 5 febbraio 2009. http://www.sportcinema.it


L’Aids, è la peste del XX secolo, nella mente dell’uomo rimane l’incubo delle epidemie che sembrava ormai sconfitta, in Africa è emergenzaultima modifica: 2009-02-05T04:07:15+01:00da airone2124
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