Cancro alla mammella, la migliore terapia è batterlo sul tempo, relatore prof. Mario Belli


Cancro alla mammella, la migliore terapia è batterlo sul tempo, relatore prof. Mario Belli


La neoplasia che occupa il primo posto tra le cause di morte per cancro nelle donne con età compresa tra i 15 e i 75 anni


Informazioni sul video: carcinoma al seno , un video realizzato da Europa Donna per informare le eventuali soluzioni da adoperare in presenza di segni tumorali alla mammella, come si previene, come si affronta, come si cura. Autore del video by europadonna min. 2:28 del 5 novembre 2007.



Il carcinoma mammario rappresenta, nei paesi dell’Europa occidentale e deI Nord America, la neoplasia di più frequente riscontro nel sesso femminile e occupa il primo posto tra le cause di morte per cancro nelle donne con età compresa tra i 15 e i 75 anni.

In questi ultimi anni, tuttavia, almeno in alcuni Paesi, si è osservata una significativa riduzione della mortalità per cancro della mammella ed è lecito attribuire tali risultati all’anticipazione diagnostica di questa neoplasia che è in relazione con la maggiore informazione ed educazione sanitaria delle donne e con la grande sensibilità, da loro dimostrata, al problema del riscontro tempestivo del carcinoma mammario. Si spiega, così, il numero sempre crescente di donne che si sottopone, periodicamente, ai controlli preventivi.


Informazioni sulla foto: palpazione del seno (fig. 1)


neoplasia_del_seno_1.bmp


La diagnosi precoce, com’è noto, rappresenta il solo intervento in grado di assicurare la guarigione di una paziente colpita da una neoplasia della mammella; esso si basa sulla ben nota tripletta: visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria e su altre indagini quali la scintigrafia mammaria, la risonanza magnetica della mammella (RM), la duttogalattoscopia, a tomografia a emissione di positrioni (PET), la electrical impedance scanning, etc. Alcune di queste metodiche, è opportuno sottolinearlo, sono ancora “sub iudice”, in relazione alla loro reale utilità nella prevenzione secondaria del cancro della mammella e, allo stato delle nostre conoscenze, non può essere consigliato il loro impiego routinario nella diagnosi precoce del carcinoma mammario.

La visita senologica, la mammografia e l’ecografia mammaria consentono di evidenziare il cancro della mammella in una fase precoce del suo sviluppo e garantiscono, non solo la completa eradicazione della neoplasia e quindi la guarigione della paziente, ma consentono anche al chirurgo di effettuare un intervento meno demolitivo (tumorectomia o quadrantectomia in sostituzione della mastectomia) con indubbi vantaggi estetici e psicologici per la donna.


Informazioni sulla foto: biopsia (fig. 2) , preparazione della paziente, si prepara un campo sterile, previa disinfezione della parte interessata e si copre la mammella da sottoporre a biopsia con un telino sterile. Si esegue anestesia locale con Lidocaina 5 cc.


neoplasia_del_seno_2.bmp


I NUOVI FARMACI CONTRO IL TUMORE AL SENO


Una nuova classe di farmaci contro il cancro alseno è stata presentata in questi giorni da ricercatori canadesi. I nuovi farmaci vanno somministrati al paziente dopo il trattamento standard (Tamoxifene), solitamente della durata di 5 anni e in grado di ridurre il rischio della metà, e serve a prevenire le ricadute. Della nuova classe di farmaci fa parte il Femara, prodotto da Novartis, in grado si ridurre il rischio di morte del 39% rispetto alle donne che hanno assunto un placebo. Il farmaco, inoltre, riduce la diffusione delle metastasi del 40 per cento.

I dati sono stati diffusi nel corso del meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology, tenutasi a New Orleans, negli Usa. I risultati, resi pubblici da poche settimane, si aggiungono a quanto già noto circa l’azione dei farmaci denominati inibitori dell’aromatase, un’importante arma in più contro il cancro al seno. Paul Goss , del Princess Margaret Hospital di Toronto, ha condotto il suo studio su 5.100 donne già curate con la terapia standard, per cinque anni. Tale terapia basata sugli ormoni, pur riducendo i rischi della metà, perde la piena efficacia dopo cinque anni e può avere effetti collaterali. Il Femara, conosciuto genericamente con il nome Letrozolo, riduce il rischio, per le donne già curate con la terapia standard, che si ripresentino il cancro e le metastasi. Il rischio di morte risulta anch’esso ridotto: fra le donne sottoposte al trattamento 28 sono morte a causa del tumore al seno durante lo studio; 45 sono state quelle decedute tra quelle sotto poste a trattamento con placebo.

Il farmaco è apparso sicuro, salvo un aumento del rischio di soffrire di osteoporosi, senza però un aumento del rischio di fratture. In questi casi, l’opportunità dell’utilizzo del farmaco andrebbe confrontata con la probabilità, spesso molto bassa, che si verifichi il tumore al seno . Appartiene alla stessa categoria di farmaci anche l’Anastrozolo, commercializzato da AstraZeneca come Arimidex.

Gli inibitori dell’aromatase funzionano attraverso un meccanismo diverso rispetto al Tamoxifene. Entrambi riducono gli effetti degli estrogeni, ormoni che possono fornire al tumore il “carburante” necessario per svilupparsi, ma i primi hanno i vantaggi cui si è accennato. Il farmaco di Novartis sarà inizialmente somministrato su donne Nord Americane, dell’Unione Europea e della Svizzera, in menopausa, che abbiano completato la terapia standard; per ulteriori notizie si può consultare il sito:http://www.italiasalute.it


Informazioni sulla foto: agoaspirato (Fig. 3) , con la punta di un bisturi si incide la cute nel punto prescelto per l’ingresso dell’ago. In caso di agoaspirato, l’incisione cutanea non è necessaria.


neoplasia_del_seno_3.bmp


L’ESAME CLINICO


L’esame clinico della mammella comprende l’anamnesi (età della prima gravidanza, allattamento, etc.), l’ispezione e la palpazione; esso deve essere integrato da alcune indagini come:

a) La mammografia è l’esame radiografi co della mammella, che si effettua poggiando quest’organo su una piastra e comprimendolo, richiede, per la sua esecuzione, circa 10–15 minuti. È un’indagine assolutamente indolore e non necessita di una particolare preparazione della paziente o della somministrazione di mezzi di contrasto. La mammografia consente d’identificare un cancro anche di limitate dimensioni e inoltre, può far evidenziare le “microcalcificazioni”, ossia piccoli depositi di sali di calcio, che in genere sono di natura benigna, ma a volte possono rappresentare un segno precoce di un carcinoma mammario. Con l’esameradiografico si diagnostica 1’85–90% dei cancri della mammella; solo una piccola percentuale di essi, dell’ordine del 10–15%, può sfuggire a quest’esame. Si tratta di quei carcinomi mammari che insorgono nelle donne giovani con mammelle “dense” caratterizzate dalla prevalenza della componente ghiandolare su quella adiposa.


Informazioni sul video: mammografia , A video-animation presentation about mammography. 3D graphics are used to explain the process. This video is part of the breast A video–animation presentation about mammography. 3D graphics are used to explain the process. This video is part of the breast cancer education series produced by CancerQuest at Emory University. Autore del video by CancerQuest min. 9:38 del 11 giugno 2008.


b) La duttogalattografia è un esame radiografico che si effettua introducendo un mezzo di contrasto nei dotti galattofori della mammella (dai quali, durante l’allattamento, fuoriesce il latte) ed eseguendo, successivamente, una mammografia. Trova indicazione nelle pazienti che presentano una secrezione ematica o siero–ematica dal capezzolo o in quelle con citologia sospetta. L’ecografia sfrutta la proprietà degli ultrasuoni di passare attraverso le strutture del corpo umano, di infrangersi al Tamoxifene. Entrambi riducono gli effetti degli estrogeni, ormoni che possono fornire al tumore il “carburante” necessario per svilupparsi, ma i primi hanno i vantaggi cui si è accennato. Il farmaco di Novartis sarà inizialmente somministrato su donne Nord Americane, dell’Unione Europea e della Svizzera, in menopausa, che abbiano completato la terapia standard. contro di esse e di ritornare al punto iniziale. L’ecografo è un apparecchio che emette gli ultrasuoni attraverso una sonda applicata in vicinanza della struttura anatomica da esaminare, li raccoglie al loro ritorno e li trasforma in impulsi elettrici, poi, visualizzati come immagini su un monitor.


Informazioni sulla foto: si esegue il prelievo (Fig. 4) , con guida ecotomografica in tempo reale si introduce l’ago attraverso la cute e lo si dirige verso la lesione da sottoporre a biopsia. Quando la punta dell’ago è correttamente posizionata, si esegue il prelievo.


neoplasia_del_seno_4.bmp


 c) L’ecografia mammaria fa parte dell’iter diagnostico senologico ed è complementare alla mammografia, ma non sostitutiva. Nelle donne con età < 30 anni quest’esame rappresenta l’indagine di prima scelta. Per eseguire un’ecografia mammaria bisogna applicare un gel sulla mammella da esaminare, per favorire il passaggio degli ultrasuoni, e far scorrere la sonda in modo da ottenere un’immagine che si visualizza sul monitor dell’ecografo. Questa indagine è utilizzata per differenziare i noduli mammari benigni da quelli maligni, le cicatrici chirurgiche dalle recidive neoplastiche su cicatrici, per studiare le microcalcificazioni e per controllare, periodicamente, le donne operate. In presenza di un nodulo mammario bisogna ulteriormente precisare la sua natura; a tal fine si utilizzano l’agoaspirato mammario, l’agobiopsia mammaria e la biopsia escissionale.


Informazioni sul video: mammografia , un video realizzato da Europa Donna per informare le donne sulle necessità di perchè sottoporsi a questi accertamenti diagnostici per prevenire il tumore alla mammella. Autore del video by europadonna min. 3:41 del 5 novembre 2007.


 d) L’agoaspirato mammario è una metodica che consente di evidenziare l’eventuale presenza di cellule neoplastiche in un campione di materiale, prelevato da un nodulo mammario, con un ago sottile, sotto controllo mammografico o ecografico. Quest’esame, essendo assolutamente indolore, non richiede l’anestesia locale. L’agobiopsia mammaria o biopsia per cutanea è una metodica che consiste nel prelevare, da un nodulo della mammella, un frammento di tessuto, utilizzando aghi di calibro maggiore rispetto a quelli impiegati per l’agoaspirato. Il prelievo può essere effettuato con aspirazione (Mammotome) o con agocannula (ABBI).


Informazioni sul video: biopsia della mammella , una presentación con video animación sobre las biopsias de la mama. Incluye los temas de punción con aguja fina y la biopsia con aguja gruesa. Se utilizan gráficas tridimensionales para explicar el proceso. Este video es parte de una serie educacional sobre el cáncer de mama producida por CancerQuest en la Universidad. Autore del video by CancerQuest. min. 5:37 del 11 giugno 2008.



 e) L’agobiopsia mammaria si esegue, di solito, sotto controllo ecografico e in anestesia locale, perché per l’inserimento dell’ago, si rende necessaria una piccola incisione della cute. Questa metodica è più attendibile dell’agoaspirato, in quanto consente di valutare un frammento di tessuto e non gruppi di cellule, come si verifica quando si esamina al microscopio un citoaspirato mammario.


Informazioni sulla foto: si rimuove l’ago (Fig. 5) , Il materiale prelevato viene dapprima strisciato su un vetrino per l’esame estemporaneo ed immediatamente dopo immesso in una provetta con liquido idoneo alla conservazione. Il prelievo può essere ripetuto più volte sino ad avere materiale sufficiente. Al termine si rimuove l’ago, si comprime per qualche minuto e si esegue una medicazione. Infine si posiziona sulla mammella una borsa di ghiaccio secco.

neoplasia_del_seno_5.bmp


 f) La biopsia escissionale si esegue in anestesia locale e consiste nella escissione di un nodulo mammario sul quale poi si effettuano gli esamicito–istologici e biologici.


Consigli per una corretta visione dei Clip: uno dei tanti inconvenienti che si possono incontrare nel vedere il filmato utenti è quello di non far caricare completamente il video, ogni film viene sempre criptato con codici interni da chi lo trasmette. Il consiglio che rilascio a tutti è quello di far caricare sempre il filmato, nel riquadro in basso a sinistra potrete notare una barra colorata che avanza fino a quando non vi indica il completo caricamento dello stesso; dopo aver ultimato questa procedura fase molto importante potete avviare il filmato e buona visone.



Articolo postato sul Blog di alessio.101 nella categoria “Notiziari Medici e Medicina Alternativa”. Gli argomenti descritti sono state tratte dalla rivista “salutare” http://www.salutare.info, i filmati sono stati concessi dai canali della Rete Web, Salerno, 4 febbraio 2009. http://www.sportcinema.it


Cancro alla mammella, la migliore terapia è batterlo sul tempo, relatore prof. Mario Belliultima modifica: 2009-02-04T02:02:00+01:00da airone2124
Reposta per primo quest’articolo