Tumore alla prostata, italiani scoprono la cura, la foto e i Clip d’intervento “Prostatectomia laparoscopica”


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TUMORE ALLA PROSTATA, ITALIANI SCOPRONO LA CURA


Informazioni sul video: Prostatectomia laparoscopica Asl9−Grosseto. È possibile mantenere la potenza nel 94% dei casi di tumore prostatico in pazienti selezionati adottando la tecnica Aphrodite Veil laparoscopica o robotica. Autore del video by mucciotti dur. min. 7:58 del 21 marzo 2008.
http://www.urologiagrosseto.it



È stata scoperta in Italia l’invisibile alterazione del Dna che conduce le cellule tumorali della prostata a diventare invincibili e non attaccabili dalle terapie attualmente disponibili. Ci sono impercettibili “freni” all’avanzata delle cellule tumorali che vengono alterati dalla progressione dalla lesione, e proprio agendo su questi e favorendo la loro azione, potenziandone l’efficacia e l’attività, in un futuro non lontano si potrebbe arrivare a trattamenti mirati per i malati più gravi. Come? Semplicemente reintroducento questi elementi protettivi, cioè i microRma−15 e 16, e quindi riattivando l’invisibile sistema di controllo cellulare.

A far sperare I circa 44.000 italiani che ogni anno si ammalano di questa neoplasia è una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), coordinate da Ruggero De Maria , e pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature. I ricercatori italiani hanno individuato il meccanismo attraverso cui il tumore alla prostata diventa sempre più aggressivo e maligno tanto da diventare refrattario alla terapia: questo fenomeno, porta col tempo il tumore a diventare “inattaccabile” e a propagarsi nell’organismo.

Lo studio italiano, realizzato in collaborazione con l’equipe degli urologi dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, con l’Istituto oncologico del Mediterraneo di Catania, e finanziata con i fondi dell’accordo Italia−Usa e dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ha identificato nel patrimonio genetico delle cellule tumorali di quaranta pazienti con malattia avanzata un’alterazione che spiega come il cancro diventi refrattario alle cure. La terapia, quando diverrà disponibile, sarà indicata solo per coloro che hanno la malattia più avanzata, cioè dopo l’intervento chirurgico, spesso necessario, la radio e l’ormonoterapia. Ed è importante perché il tumore prostatico avanzato provoca ancora la morte di circa un malato su cinque, specie quando la diagnosi non è precoce. Nell’attesa, gli studiosi ricordano quanto sia importante la diagnosi precoce, che può essere ottenuta con esami mirati da eseguire quando viene rilevato un aumento patologico dell’antigene prostatico−specifico, cioè il Psa, nel sangue.

Questa e altre informazioni si possono trovare sul sito:
http://www.salutare.info


Informazioni sulla foto: Prostata normale (A) e colpita da tumore (B). Nel carcinoma prostatico, la normale struttura ghiandolare viene sostituita da formazioni irregolari ed ammassi di cellule, come si vede in queste fotografie al microscopio.



Quando si sospetta un tumore prostatico, o un esame di screening è indicativo di un rischio aumentato, si prospetta una valutazione più invasiva. L’unico esame in grado di confermare pienamente la diagnosi è la biopsia, ossia l’asportazione di piccoli frammenti di tessuto per l’esame al microscopio. Tuttavia, prima che alla biopsia, si può ricorrere a metodiche meno invasive per raccogliere informazioni riguardo la prostata ed il tratto urinario: la cistoscopia mostra il tratto urinario a partire dall’interno della vescica usando un piccolo endoscopio inserito nell’uretra; l’ecografia transrettale disegna un’immagine della prostata tramite gli ultrasuoni emessi da una sonda inserita nel retto. Se si sospetta un tumore si ricorre alla biopsia. Con essa si ottengono campioni di tessuto dalla prostata tramite il retto: una pistola da biopsia inserisce e quindi rimuove speciali aghi a punta cava (di solito da tre a sei per ogni lato della prostata) in meno di un secondo. I campioni di tessuto vengono quindi esaminati al microscopio per determinare la presenza di cellule tumorali, e valutarne gli aspetti microscopici. In genere le biopsie prostatiche vengono eseguite ambulatorialmente e di rado richiedono l’ ospedalizzazione. Il 55% degli uomini riferiscono malessere durante la procedura.


Informazioni sul video: Prostatectomia radicale robotica: nerve spartine Aphrodite. ASL9 Urologia Grosseto, il robot permette di eseguire una vera ed accuarata tecnica nerve sparing Aphrodite Veil salvaguardando i nervi erigendi con brillanti risultati funzionali nel post operatorio. Oltre ai bundles vascolonervosi è possibile risparmiare l’uretra membranosa fondamentale per il recupero della continenza. Autore del video by mucciotti dur. min. 9:20 del 25 luglio 2008.
http://www.urologiagrosseto.it



Articolo postato sul Blog di alessio.101 in categoria: notiziario di medicina a cura della rivista salutare, i filmati sono dell’Asl9−Grosseto lì 19 gennaio 2009.
http://www.sportcinema.it



Tumore alla prostata, italiani scoprono la cura, la foto e i Clip d’intervento “Prostatectomia laparoscopica”ultima modifica: 2009-01-19T00:52:00+01:00da airone2124
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