(012) – Natale per un giorno – L’intramontabile Presepe casareccio, la storia di Luca e babbo Natale accopmpagnato dal viedeoclip di Merry Christmas e il presepe di casa Cupiello (1931)


NATALE PER UN GIORNO

CAPITOLO − (012)


Informazione sul video: A Natale puoi… − I nostri Auguri di Natale ai navigatori del Web con poesie, racconti e immagini dal Team di http://www.sportcinema.it e dall’autore del video by Milladgl1 dur. 3:31 del 6 dicembre 2006.


L’INTRAMONTABILE PRESEPE CASARECCIO

by Nicosar


Oggi I Presepi sono commercializzati già assemblati, ma un tempo essi erano fatti in casa, e i preparativi incominciavano con un certo anticipo. Quando si mangiava la cioccolata, si conservava la carta argentata nella quale erano avvolte le tavolette, per ricavarne le stelle, o per creare un ruscello, lago o posandolo su un fondo di un pozzo per crearne i riflessi, poi era importante procurarsi della carta a fondo blù sulla quale attaccarvi le stelle ricordiamo: la carta da zucchero non più in commercio o la carta per acquiloni molto più sottile, ma alla lunga più resistente. Per l’assemblaggio dei pezzi si usava dell’acqua unita a della farina, messa in seguito a bollire, rimestando di poco in poco si otteneva una crema collosa, ricordiamo per esempio la famosissima commedia teatrale “Natale in Casa Cupiello” del grande Eduardo De Filippo, nella quale l’autore interpreta la parte di Luca in cui mostra appunto i preparativi di un Presepe fatto in casa.

Informazioni sul video: Il presepe di casa Cupiello, da “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo (1931), autore del video by gabrilu06 dur. min. 2:36 del 15 dicembre 2007.


Poi si procedeva ad attaccare il cielo, tenendo conto che la stella cometa doveva essere collocata perpendicolarmente alla capanno o grotta, ci si doveva procurare anche una base solida per reggere il tutto. Il bello della situazione era, che tutta la famiglia era coinvolta nella realizzazione del Presepe, quindi si andava in giro a raccogliere muschio, per simulare la scarna e rara vegetazione del deserto, si raccoglieva anche sabbia di fiume o ciottolini per creare i vialetti, in mancanza anche la segatura era un ottimo materiale per la riproduzione, e per creare le sponde di un fiume o lago si usavano sassi più o meno di forma rotondeggiante, sassi più grossi e di forma irregolare venivano posti alla base delle montagne, ovviamente fatta di carta pesta; inoltre venivano raccolte ramoscelli per creare gli alberi mentre le radici ed i rami contorti avrebbero fatto comodo alla scenografia. Il secondo passo, era scegliere il posto più idoneo dove collocarvi il Presepe, solitamente veniva usato il salotto, come oggi, perché era la stanza più spaziosa per ricavarvi un angolo per sistemare un tavolo, o degli scatoloni che facevano da rialzo per appogiare il tutto, oppure sul pavimento stesso proprio sotto l’albero di Natale, quando questa usanza nordica divenne comune anche in Italia. Il terzo ed ultimo passo consisteva nello scegliere le statuine di vari colori e grandezze, usate per simulare la lontananza e la vicinanza della scena, i Re Magi creavano un problemino, perché si doveva porli incominciando da una estremità del Presepe, continuando con il secondo Re un po’ più avanti fino al terzo che era inginocchiato per onorare l’appena nato Figlio di Dio. Famosi erano anche gli zampognari che giungevano al tempo in città da ogni dove, con i suoni dolci e lamentosi dei loro strumenti che allietavano e riempivano l’animo di tutta quella speciale atmosfera così particolare, e poi senza degli zampognari come si sarebbero potute raccontare storie di pastori giunti da molto lontano, che ancora oggi riecheggiono nella memoria di ognuno di noi. L’illuminazione era fornito dai lumini per cimitero posti qua e la a far luce a una casa, ponte o laghetto, ai due lati della grotta venivano poste due candeline di buon auspicio. Il tocco del maestro consisteva nel riprodurre perfino la neve, creata grazie ad un colino e della farina bianca che ricopriva vialetti, case e quant’altro, mentre sulle montagne ne veniva posta di più specialmente nelle pieghe della carta come per lasciare intendere le possibili bufere notturne, soltanto lo scenario desertico ne era privo, ma al posto del paesaggio nevoso, vi era sabbia, cammelli, dune e oasi, e palmizi. Il tutto era magicamente pronto per accogliere amici e parenti venuti a far visita ed ammirare il Presepe. Nelle chiese, poi si svolgevano vere e proprie gare che premiavano gli allestimenti più superbi. Dopo l’Epifania, che come dice il proverbio “Tutte le feste porta via” un po’ a malincuore si disfaceva il Presepe, incartando ogni singola statuina o casetta, in particolare la grotta, e tutto il resto fino al dicembre successivo, quando con allegria tutto ricominciava da capo.


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LUCA E BABBO NATALE<

by Mattia


C’era una volta un ragazzino un po’ strano di nome Luca. Diceva di aver visto Babbo Natale, ma nessuno gli credeva. Un giorno decise con la sorella più piccola di andare a trovarlo senza dire niente a casa. Arrivò la sera e i loro genitori non vedendoli tornare a casa incominciarono a preoccuparsi e chiamarono la Polizia. Intanto i due bambini erano già in viaggio, ma non sapevano dove andare; decisero di comprarsi una cartina geografica e videro che la città di Babbo Natale era molto lontana, ma non si persero d’animo. Stanchi, affamati e infreddoliti, dopo due giorni di cammino, si sdraiarono per terra e con il viso rivolto nel cielo. Luca incominciò ad urlare: “Babbo Natale dove sei?”, nello stesso tempo nel cielo videro un qualcosa che brillava così forte, che li accecò. Quando aprirono gli occhi accanto a loro videro una slitta con tre folletti, ordinarono ad Luca e alla sorella di salire su quel mezzo e così incominciò il viaggio attraverso paesi e città, tutti illuminati per la festa di Natale. Finalmente arrivarono nella casa di Babbo Natale, dove c’erano tanti folletti che impacchettavano i regali per tutti i bambini. Luca e la sorella entrarono in un’ampia stanza e videro Babbo Natale molto triste. Subito gli chiesero perché era così triste e il buon vecchio rispose che una strega cattiva gli aveva rubato la slitta e così non avrebbe fatto in tempo a consegnare i regali. I bambini decisero di aiutare Babbo Natale e incominciarono a cercare per tutto il bosco dove la neve era alta come loro. Trovarono una capanna dove dentro c’era una vecchia signora che cercava con le sue magie di mettere fuori uso la slitta. Entrarono piano. piano. Luca prese una corda, si avventò contro la strega e la legò. I due presero poi di corsa la slitta e la portarono a Babbo Natale che poté partire per la consegna dei regali. I due bambini poterono partire con lui che li portò a casa. Sotto il loro albero di Natale i genitori, oltre ai regali, trovarono anche i loro bambini, così passarono tutti un felice Natale.


Informazione sul video: Natale per un giono − Merry Christmas, un video presentato da tedbauer dur. 5:21


Racconti e Poesie sul tema di “Natale”, articolo assemblato nel sito di http://www.sportcinema.it è un post ricavato anche con l’apporto d’idee di altri utenti della rete e da alessio.101, Salerno 12 dicembre 2008


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(012) – Natale per un giorno – L’intramontabile Presepe casareccio, la storia di Luca e babbo Natale accopmpagnato dal viedeoclip di Merry Christmas e il presepe di casa Cupiello (1931)ultima modifica: 2008-12-12T01:50:44+01:00da airone2124
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