(004) – Le Poesie di Pablo Neruda: Sete di te m’incalza… – Il Clip dell’articolo è di (roxirosapaola) intitolato: Messaggio d’Amore (Matia Bazar)


LE POESIE DI PABLO NERUDA


SETE DI TE M’INCALZA…


Informazioni sul video allegato: Messaggio d’amore (Matia Bazar), questa pagina è destinata ad un pubblico adulto, contenente poesia licenziosa di Pablo Neruda, questo vuol essere un avviso ai “Naviganti del Web”, quindi se la pensate in modo diverso o siete minorenni, vi invito a non oltrepassare o visionare questa pagina dal contenuto espressivamente erotico. Non amo trovarmi coinvolto in discussioni sterili, quindi abbiate la cortesia di cliccare sul tasto e cambiare la pagina o uscire immediatamente dal blog, si prega vivamente a tutti di rispettare queste semplici regole di convivenza e di non oltrepassare tale limite imposto dall’autore che non si assume nessuna responsabilità oggettiva per la visione accidentale di articoli e video allegati rivolto verso terze persone. Il Clip allegato è un concerto musicale, con bellissime canzoni rock, sigle d’apertura e ancora tanta musica autore by roxirosapaola.



Quando desideriamo sapere qualcosa, ci procuriamo dei trattati letterari e troviamo facilmente quanto cerchiamo. Ma più spesso amiamo leggere romanzi, racconti, poesie, senza un fine pratico preciso, solo perché la loro lettura ci procura piacere, ci fa passare ore piene di emozioni del “regno dorato” della fantasia. Fu il poeta inglese John Keats a definire così il mondo della letteratura e a raffigurare il lettore come un pellegrino. Quando leggiamo, noi siamo, infatti, pellegrini nel mondo del pensiero umano, poichè nei libri troviamo ciò che gli uomini hanno saputo e sentito nel passato, ciò che sanno e sentono oggi, ciò che l’umanità ha operato e spera per il suo futuro. Quale piacere ci dà la lettura di un’opera letteraria non, è il caso di spiegare, perché tutti hanno letto dei libri e ci siamo appassionati e commossi alle vicende narrate e ai sentimenti espressi. Ma dobbiamo aggiungere che, oltre al piacere immediato, la lettura di queste opere amplia enormemente il nostro orizzonte spirituale, ci permette di affacciarci con la mente ad un mondo di sentimenti e di conoscere quali mai potremmo raggiungere con la sola esperienza personale. Esse ci aiutano a conoscere l’animo umano, cioè qualcosa che nessun trattato ci può spiegare, nessun microscopio può scrutare, nessun calcolo matematico valutare, ma che solo la sensibilità di un altro animo può accostare e sentire. Lo scrittore dunque sente e descrive l’animo umano e le sue reazioni nelle varie situazioni della vita, nelle manifestazioni singole e collettive, e più lui è grande, più efficace è la sua espressione, più immediata e profonda la nostra comprensione. Per le ragioni che abbiamo detto, le grandi opere letterarie sono lette e studiate anche a distanza di secoli (ciò che è mediocre è invece presto dimenticato); per le stesse ragioni esse sono tradotte nelle varie lingue, in modo che uomini di tutto il mondo abbiano la possibilità di conoscerle. Ma per comprendere veramente a fondo opere scritte in altri secoli, in altre lingue, giova moltissimo conoscere i tempi in cui gli scrittori vissero e le circostanze in cui scrissero. Nei numerosi articoli contenenti in questo “Blog” abbiamo rilasciato un ampio spazio a tutte quelle fondamentali notizie e poesie che possono aiutare nella lettura delle più grandi opere di tutte le letterature. Ma, ricordiamo, gli uni e le altre che vogliono solo essere una guida per una più ampia e diretta lettura, una guida per insegnare la via ai tesori del “regno dorato”


BIOGRAFIA DI PABLO NERUDA


Pablo Neruda, pseudonimo di Neftali Ricardo Reyes Basalto, era nato a Parrai, nell’estremo sud del Cile, il 12 luglio 1904, da una famiglia di pionieri. Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea. Il fascino della frontiera domina tutta la sua poesia; la pioggia, i grandi boschi, i terremoti, un mondo primitivo destinato a scavare in profondità nella spiritualità nerudiana. Usava l’appellativo d’arte Pablo Neruda (dallo scrittore e poeta ceco Jan Neruda) che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. È stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Ha anche ricoperto per il proprio Paese incarichi di primo piano diplomatici e politici. Nacque da un impiegato delle ferrovie e da una insegnante che lo lasciò orfano a soli due mesi dal parto. Si trasferì con il padre a Temuco dove, dalle nuove nozze del genitore, nove anni dopo nacque il fratellastro Rodolfo. Il giovane Neruda, soprannominato Neftalì dal secondo nome della madre, dimostrò un interesse per la scrittura e la letteratura avversato dal padre ma incoraggiato dalla futura vincitrice del Premio Nobel Gabriela Mistral, che fu sua insegnante durante il periodo di formazione scolastica. Il suo primo lavoro ufficiale come scrittore fu l’articolo; Entusiasmo y perseverancia, pubblicato ad appena 13 anni sul giornale locale “La Ma˜ana”. Nel 1920 iniziò ad utilizzare per le sue pubblicazioni lo pseudonimo di Pablo Neruda, con cui è tutt’oggi pressoché esclusivamente conosciuto. L’anno successivo, il 1921, si trasferì a Santiago per studiare la lingua francese e con l’intenzione iniziale di diventare in seguito insegnante, idea ben presto abbandonata per la poesia. Nel 1923 pubblicò il suo primo volume in versi, Crepusculario, dove si definisce gradualmente il paesaggio poi caratteristico della poesia nerudiana: stelle penetranti e crudeli, il vento, i profondi silenzi notturni, il rumore del mare, il cielo incombente minaccioso su una terra ostile. Nella raccolta domina il clima notturno e un filo sentimentale che si collega a due motivi fondamentali, l’amore e le esperienze limitative del poeta, in un momento particolarmente difficile della sua esistenza. La solitudine e la malinconia costituiscono il clima della sua poesia di questo momento. Il poeta si sente in un mondo ostile, quello cittadino, che continua in lui l’angoscia e la nostalgia per il territorio dell’infanzia. Anche l’amore si colora d’angoscia e di tristezza, s’impregna di malinconia, diviene intensamente drammatico o delicato, come in «Pelleas y Melisanda», dove partendo da Meterlink Neruda raggiunge un’emozione originale. Né mancano la sensualità e la perversione, proprio del modernismo, ancora ben presenti nel poeta. È: stato molto apprezzato da scrittori come Alone, Raúl Silva Castro e Pedro Prado, seguito, a distanza di un anno, da Veinte poemas de amor y una canción desesperada, una raccolta di poesie d’amore, di stile modernista, e di stile erotico, motivo che spinse alcuni a rifiutarlo. Con questa raccolta è stato riconosciuto e tuttora essa è una delle sue opere maggiormente apprezzate.


SETE DI TE M’INCALZA


Sete di te m’incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.

Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.

Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda atroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L’anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l’acqua nel fuoco.

Pablo Nerduda


Glitter Grafici


Stasera affacciati alla finestra. Scegli una stella e dalle il mio nome. Se brillerà sarà perché ti voglio bene, ma non meravigliarti se brillerà in eterno…

Alex


Articolo inserito in categoria “Poesie”, i filmati sono stati inseriti in questo articolo appartengono ai vari autori della rete Web, Salerno, 24 giugno 2008 http://www.sportcinema.it


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